Inter, ossigeno per il "derby,,

Inter, ossigeno per il "derby,, Il Genoa sconfitto a San Siro da un gol di Anastasi Inter, ossigeno per il "derby,, (Dal nostro inviato speciale) Milano, 21 novembre. « Mini » sorpasso dell'Inter, vittoriosa sul Genoa, nei confronti del Milan, a una settimana dal derby. Fralzzoli gongola, e, parlando alla tv, si augura una «stracittadina» che soddisfi il pubblico milanese e si concluda, magari, con un 6-5 a favore del nerazzurri, come in un derby di parecchi anni fa. Chiappella, la cui panchina è sempre -calda», è più cauto del suo presidente: sa che l'Inter è come una convalescente che ha preso un brodino, e non ha ancora scacciato il suo malessere. Oggi la squadra si è imposta a fatica sul Genoa, che troppo tardi ha capito di avere di fronte una avversaria vulnerabile. I rossoblu hanno reagito senza molta convinzione e non hanno troppe recriminazioni da fare sulla sconfitta. L'Inter, che recuperava Merlo e gli altri titolari assenti a Torino (Fedele, Oriali e Libera) ha sbloccato il risultato alla mezz'ora del primo tempo, con un bel sinistro angolato del redivivo Anastasi. Gran parte del merito del gol spetta a Mazzola, che, rischiando la tibia destra, ha conquistato con un caparbio tackle un pallone ormai perso, propiziando il passaggio smarcante per II compagno. Mazzola ha agito da finto centravanti, alla Hidegkuti, ma era costantemente braccato da Maggioni, e spesso retrocedeva per far gioco, visto che Merlo, podisticamente impegnato, indovinava un passaggio su cinque. Solo su punizione (16') Merlo ha fornito un invitante spiovente per Libera, che, di testa, ha impegnato il bravo Girardi nella prima parata-gol. Il Genoa è apparso come frenato, anche dopo il gol di Anastasi. E' riuscito a costruire l'unica azione pericolosa al 36': su punizione battuta da Arcoleo la palla carambolava sul corpo di Gasparini e finiva sul destro di Pruzzo, che, da buona posizione, sparava a lato. Pruzzo non brillava: un po' per mancanza di validi rifornimenti, un po' per la stretta marcatura di Gasparini, che l'anticipava costantemente Negli spogliatoi, a fine gara, il centroavanti si è lamentato. « In trasferta — ha detto — non si può rinunciare all'iniziativa. Forse manca la volontà di spingere. Al calcio si gioca in undici, ma mi rendo conto che, se continuiamo di questo passo, chi rischia di più sono lo. La Juventus potrebbe ri¬ pensarci, lo ci terrei a giocare in maglia bianconera, tuttavia non verserò lacrime se non mi vorranno: ci sono altre squadre. Comunque, prima di tutto, penso al Genoa e alla salvezza, poi si vedrà ». Risulta, però, che il Genoa trasferirà Pruzzo solo in caso di retrocessione: se dovesse salvarsi, Silvestri farà di tutto per confermare il centravanti in maglia rossoblu. Se Pruzzo ha deluso, Anastasi ha compiuto qualche progresso. Si è mosso molto, partendo dalla posizione di ala destra e spostandosi su tutto il fronte d'attacco, per sottrarsi al ferreo controllo di Matteoni, che ha commesso mol'i falli per fermarlo. Matteoni è stato anche ammonito da Ciacci: qualcuno l'ha scambiato per Castronaro (già ammonito in precedenza) e ha pensato che l'arbitro fosse incorso in un errore, giacché avrebbe dovuto espellere II mediano rossoblu. Negli spogliatoi tutto si è chiarito e l'arbitro era in perfetta regola. Torniamo alla partita. L'Inter ha avuto l'opportunità di raddoppiare allo scadere del primo tempo, rr.i. I'» incornata ■ di Libera, su splendido cross da fondo campo di Fedele, si è stampata contro la traversa a portiere battuto. Nella ripresa il Genoa si è presentato con Basilico al posto del l'azzoppato Ghetti, e si è fatto un po' più ardito, senza mai affondare con sicurezza la propria azione offensiva. L'Inter agiva di rimessa, avvicinandosi a Girardi ' senza minacciarlo seriamente, co¬ me al 4', quando, su cross di Anastasi, Fedele • sballava ■ la conclusione. All'11', su azione analoga, il traversone in velocità ai Anastasi era deviato fuori bersaglio da Libera. Da segnalare due episodi che hanno avuto come protagonisti i tifosi del Genoa. Prima della partita, Francesco Giroldi, milanese, quarantasette anni, addetto ai servizi di vigilanza dell'Inter Club a San Siro, mentre stava requisendo catene e altri oggetti contundenti, è stato aggredito da sostenitori genovesi. Malconcio, è stato accompagnato all'ospedale San Carlo, dove le radiografie cui si è sottoposto hanno escluso, fortunatamente, delle infrazioni ossee. Ha sporto denuncia contro ignoti. Secondo episodio. Durante la gara, dall'anello che sovrasta la tribuna d'onore i turbolenti tifosi rossoblu hanno lanciato sputi in direzione degli spettatori sottostanti: ci sono state vivacissime proteste, che hanno coinvolto anche Fossati, presidente del Genoa, per cercar di far cessare un simile sconcio. Bruno Bernardi Inter Genoa 1 0 INTER: Bordon; Guida, Fedele; Oriali, Gasparini, Pacchetti; Anastasi, Merlo, Mazzola, Marini, Libera (dal 76' Muraro). GENOA: Girardi; Maggioni, Rossetti; Onofri, Matteoni, Castronaro; Chiappara, Ghetti (dal 46' Basilico), Pruzzo, Arcoleo, Damiani. ARBITRO: Ciacci. Rete: Anastasi al 30'.

Luoghi citati: Milano, Torino