I minatori misteriosi

I minatori misteriosi Lo Shakter Donetzk è arrivato ieri a Torino I minatori misteriosi Da vice-campioni a quasi retrocessi - Trapattoni non ha potuto vederli giocare, il trainer Vladimir Salkov annuncia: "Difesa a zona e schema 4-4-2" - Ieri spaghetti, oggi allenamento Un maxi-piatto di spaghetti alle quattro e un quarto del pomeriggio. A quest'ora Bettega, Causio e gli altri juventini stanno rientrando negli spogliatoi, magari qualcuno di loro pensa alla partita che II aspetta mercoledì sera, di nuovo allo Stadio, contro quel giocatori sovietici di una squadra dal nome curioso e dalle caratteristiche sconosciute: loro, I sovietici, pensano solo a mangiare, hanno trovato un ristorante disposto a servire un pranzo per 22 persone anche se è quasi l'ora del tè. Sono arrivati a Caselle alle 14,30 — proprio mentre la Juventus cominciava la partita col Verona —, hanno stabilito subito che non si poteva arrivare in tempo allo stadio per seguire l'Incontro e si sono trasferiti all'hotel Majestic, presentando le richieste per il menu: succo d'arancia, minestrone, spaghetti, bistecche, Insalata mista, frutta, dessert. Più acqua minerale, più birra solo per 5 (allenatore, medico, dirigenti). In breve tempo gli addetti dell'Agenzia Italturist. che ha organizzato il viaggio della comitiva da Donetzk a Torino via Mosca-Roma, risolvono il problema: si mangia, non c'è il minestrone, ma quello che conta sono gli spaghetti. Li possiamo chiamare i minatori col pallone: il nome della società • abbinata » alla Juventus per gli ottavi di finale di Coppa Uefa è nato proprio per sottolineare l'importanza dei bacini carboniferi della città di Donetzk. in Ucraina, vicino al mar d'Azov, non lontano dal mar Nero. Il club Shakter Donetzk, cioè « Minatore di Donetzk » si presenta con un po' di mistero a Torino: alle difficoltà grafiche (inevitabili quando si tratta di trascrivere i caratteri cirillici della lingua russa) che hanno fatto nascere tante versioni della « sigla sociale » sul giornali italiani, si aggiungono le scarse conoscenze tecniche sulle caratteristiche della squadra che nemmeno Trapattoni ha potuto visionare. Dà qualche notizia l'allenatore Vladimir Salkov, 39 anni, professore di educazione fisica, ex calciatore nello stesso club (difensore e centrocampista), sposato, con due figli: ■ Il campionato in Urss è già finito — spiega Salkov — e noi abbiamo chiuso le 15 partite con 5 vittorie, 6 sconfitte e 4 pareggi. Non siamo andati troppo bene, ci siamo comportati meglio in Coppa Uefa eliminando prima la Dinamo Berlino (3 a 0 in casa e 1-1 fuori) poi la Honved Budapest (3 a 0 e 3 a 2, due vittorie nostre). Qui con me ho 17 giocatori, manca il difensore Gorbunov infortunatosi a Budapest: aveva avuto un incidente anche il portiere Degtarev ma ora sta bene, può giocare. La formazione la deciderò dopo i due allenamenti che faremo a Torino, devo controllare le condizioni di Dudinski e Starukin. Vi posso dire che noi giocheremo con la formula del 4-4-2 ». Due attaccanti soli, perciò prudenza dichiarata da parte dell'allenatore ucraino. Ma ancora un po' di mistero per la sede della partita di ritorno. Spiega il presidente Leonld Marmasov: • Dipende tutto dal clima, sino all'8 dicembre c'è tempo e può darsi che il freddo ci costringa a spostarci in Georgia, a Tbilisi: attualmente a Donetzk c'è un tempo discreto, 7 gradi sopra zero, si sta bene. Comunque escludo che si giochi a Soci, dove andò il Milan, perché lì il fondo del campo è pessimo >. // rema del mistero ritorna quando si cerca d'interpretare il rendimento di questa squadra che l'anno scorso fu vicecampione dell'Unione Sovietica e quest'anno ha evitato a stento la retrocessione In serie B, sai- vandosi per un punto nei confronti di Spartak Mosca e Dinamo Minsk (il torneo è stato vinto dalla Torpedo Mosca davanti a Dinamo Kiev e Dinamo Tbilisi). • Abbiamo avuto una stagione dura e sfortunata » si è limitato a dire Salkov, Il quale deve avere impostato la squadra sulla difensiva, con discreto successo viste le 10 reti subite in campionato (solo i campioni della Torpedo Mosca ne hanno Incassate meno). Ieri Salkov ci ha detto di conoscere l'abilità di Bettega e Boninsegna ma quando gli abbiamo chiesto notizie sulle marcature ha risposto: • Noi difendiamo abitualmente a zona e faremo così anche contro la Juventus ». Gli elementi di maggior spicco risultano gli attaccanti Vassin, e Ragovski, il difensore e capitano Jarentchenko, Il portiere Degtarev. Vedremo oggi e domani, tra allenamenti e discorsi, di precisare meglio nei dettagli la conoscenza di questo Shakter Donetzk, un club che oltre al calcio fa praticare ai suoi tesserati hockey su ghiaccio, ginnastica. atletica leggera, ma non è mai entrato nelle pagine più importanti dello sport internazionale. L'estrazione a sorte per il tabellone della Coppa Uefa lo ha messo sulla strada della Juventus e pare che l'impegno non spaventi i minatori col pallone dell'Ucraina: « Sappiamo che la Juventus è una grande società, con giocatori molto quotati — dicono Salkov e Marmasov, allenatore e presidente —; sappiamo che il calcio italiano è In un ottimo momento: noi abbiamo giocato una volta con la Lazio in amichevole, nel 1964. poi l'inverno scorso a Cesena e Boloqna e nell'ottobre scorso a Cagliari. La Juventus l'abbiamo vista solo alla tv, non sappiamo se riusciremo a metterla in difficoltà. Però ci proveremo ». Modesti, ma simpaticamente ambiziosi. Quel poco che si sa su questi Indefinibili avversari della Juventus, riguarda il loro temperamento, la loro grinta: ne hanno dato prova soprattutto a Budapest, sul campo della Honved. nell'ultima gara di Coppa Uefa, dove — raccontano le cronache — c'è stato calcio rovente. Incassando e ricambiando colpi duri, i « minatori » hanno saputo vincere per 3 a 2 contro quegli ungheresi che avevano eliminato l'Inter nel turno precedente. La Vecchia Signora, perciò, non s'illuda di trovare facilmente il tesoro nella miniera. Antonio Tavarozzi L'allenatore Salkov e il presidente Marmasov a Torino