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La Spezia: petroliera esplode mentre fa un carico di nafta Al molo d'una raffineria: feriti 8 uomini La Spezia: petroliera esplode mentre fa un carico di nafta (Dal nostro corrispondente) La Spezia, 21 novembre. (f. c.) Una violenta esplosione ha squassato una petroliera ormeggiata in porto per il carico al molo della raffineria «lp». Lo scoppio è avvenuto nella parte poppiera della nave, subito avvolta dalle fiamme. La maggioranza dell'equipaggio si è salvata gettandosi in mare, ma otto uomini sono rimasti feriti o ustionati. Tra questi è il primo ufficiale Corrado De Pinto, 30 anni, da Molfetta: investito in pieno è stato scagliato in mare e giace in fin di vita al centro grandi ustionati di Genova: ha il 90 per cento del corpo martoriato dalle fiamme. Gli altri feriti non sono gTavi. Appena possibile si è trainata la nave incendiata al centro del golfo, per motivi di sicurezza. La petroliera è la «Chemical Orion» di bandiera italiana, stazzante 1547 tonnellate. Era al primo viaggio dopo 20 giorni di bacino per il «gas freed» delle tanche, la pulizia cioè dei serbatoi. Noleggiata dalla società armatoriale «La Petrolchimica S.p.A.», era giunta da Genova, con un equipaggio di 16 uomini, ormeggiando al molo della ex Shell, per caricarvi «platfon», nafta praticamente vergine dalla quale si ricava la benzina. Oggi alle 14 dalla raffineria è giunto l'ordine di caricare. Alle cisterne della nave sono stati fissati i collettori. Ad una zaffata di gas è subito seguita l'esplosione nella parte del castello di poppa, dove, con cabine e i servizi, sono sistemati i motori, che erano in moto. I primi ad intervenire sono stati i vigili del fuoco e gli uomini della capitaneria di porto. Corrado De Pinto è stato raccolto in condizioni disperate. Gli altri feriti, tutti di Molfetta, sono Vincenzo Fotti, Pietro Pacelli, Carmelo Acireale, Carlo Grasso, Oronzo De Gennaro, Mauro D'Agostino ed Angelo Caputo; gli ultimi tre sono al reparto neurologico in stato di «choc». VERBANIA — Fiamme nel pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Martino a Trarego Viggiona. Tra l'altro è andata distrutta una cassapanca del XVII secolo, arredi e tovaglie. Il pronto intervento di volonterosi e vigili del fuoco è valso ad evitare danni maggiori.