INGHILTERRA, ATTESA FRA I SEGRETI

INGHILTERRA, ATTESA FRA I SEGRETI INGHILTERRA, ATTESA FRA I SEGRETI Don Revie non parla di formazione (la dirà oggi) e non permette presenze di estranei agli allenamenti - Sui giornali inglesi continuano aspre polemiche -1 giocatori sperano in un pareggio - L'ammontare dei premi (Dal nostro Inviato speciale) Londra, 14 novembre. • Alle 14,30 di mercoledì comincia a Roma la terza guerra mondiale -. Con molto • humour » e un po' di esagerazione Sunday Telegraph dedica oggi questo annuncio alla presentazione di Italia-Inghilterra, giustificandolo con gli esagerati allarmismi preparati e lievitati attorno all'avvenimento. Scrive ancora II giornale londinese: ' Si sono usati per questa partita termini bellici, toni accesi sino all'esasperazione: e adesso crediamo che la gente resterà delusa se non si vedrà all'Olimpico quel bagno di sangue da quasi tutti previsto nei giorni scorsi ». Evidentemente gli Inglesi sono bravissimi — da tempo — a sorrldere del propri difetti. Ma non si può dire che questa partitissima con l'Italia sia ormai riconducibile entro più logici e ridotti binari, visto che qui ogni prospettiva critica, ogni argomento di discussione torna buono per aizzare polemiche, diventa un tizzone subito ardente per accendere altri falò. Per esemplo oggi II Sunday People rimprovera a Don Revie di non avere convocato un giocatore di serie B. Derek Hales, che segna reti a « gogò » nel Charlton; un altro settimanale sceglie l'aspetto amministrativo della questione, calcola in 700 milioni di lire la perdita economica della Nazionale per l'esclusione dagli ultimi mondiali e conclude che a Roma non si decide solo il destino di Revie e Bearzot ma pure II bilancio futuro delle due federazioni: un terzo, Il Sunday Mirrar, ospita una • confessione • di Alan Ball, campione del mondo nel '66, 72 volte nazionale, ora escluso con polemiche (una specie di « caso Mazzola » inglese), il quale tranquillamente dichiara cose del genere: « Voglio che l'Inghilterra perda a Roma cosi Don Revie perderà il posto e lo potrò tornare In squadra come desidero e come è giusto ». Titoloni, le maxi-polemiche si sprecano e non possiamo proprio venirvi a raccontare, come ha fatto qualcuno nei giorni scorsi, che l'attesa dell'Incontro è caratterizzata da britannica flemma. I giornali vengono sfogliati anche ad Hadley Wood nel piccolo albergo col camino acceso dentro ed enormi dosi di verde fuori, dove la Nazionale inglese resterà sino a domani pomeriggio. Qui slamo di casa anche noi, ormai, e accettiamo le regole del gioco imposte da Don Revie: gli allenamenti sono segreti per tutti, di formazione non si parla (l'annuncio è stato rinviato ancora a domani, alle 12 per la stampa inglese, all'arrivo a Fiumicino, ore 18,30, per quella Italiana), di polemiche nemmeno. « No comment » ha detto il et. stamane davanti alla pagina — come dire? — rovente con l'intervista di Ball, poi è salito con la squadra sul pullman per la partita (segreta, • of course ') titolari contro riserve. Però ci ha fatto preparare un tavolo per la colazione e ha pagato II conto, caso abbastanza raro nei rapporti con I giornalisti di un tralner che invece di comunicare la formazione offre il pranzo. Domani, finalmente, si dovrebbero sapere gli undici nomi. Per adesso bisogna provare a indovinarli, partendo da alcune Indicazioni offerte dallo stesso Revie e dal giocatori. Andranno in campo I più esperti, i più sicuri nel rendimento: sarà Importante il ren¬ dimento della difesa, schierata, crediamo, con un libero « all'italiana » come Hughes (che ci ha detto personalmente di ritenersi ormai uno specialista del ruolo) e con alcune marcature a uomo (per esemplo su Bettega e su Graziani nonché su Antognoni): gli attaccanti (sulla carta) saranno tre, Keegan e Channon sicuri ! e un terzo da scegliere fra Bowles. Royle e Pearson. Questa la formazione probabile secondo noi, in base allo schema 4-3-3: Clemence; Clement (Todd), Hughes, McFarland, Mills (Beattle); Todd (Mills), Brooklng, Cherry; Keegan, Channon, Bowles. Possibili varianti in difesa con l'Inserimento di Thompson e in attacco con quello di Royle o Pearson, al posto di Bowles. I giocatori sperano quasi tutti In un pareggio, prevedono una partita decisamente • prudente », pensano di non essere svantaggiati per II campo pesante o la pioggia (• a me sta bene, ci sono abituato — ci ha detto Keegan — mentre un difensore sul terreno scivoloso si trova male, può cadere per seguire le mie finte, i miei guizzi •). Hanno a portata di mano una discreta razione dì premi, così calcolabile: 100 sterline sicure a testa (140 mila lire, tariffa base per ogni Incontro di qualificazione al mondiali) che diventano 200 (280 mila lire) o 300 (420 mila lire) In caso di pareggio o vittoria; più 5000 sterline a testa (7 milioni di lire) in caso di qualificazione ottenuta per II torneo in Argentina. In totale se l'Inghilterra andrà ai mondiali la Federazione spenderà 132 mila sterline (170 milioni di lire) per la spedizione completa, sei volte più che In occasione dei campionati del 1966. La partita di Roma non sarà teletrasmessa In diretta in Inghilterra per precise questioni contrattuali. E' concessa Infatti la • diretta » so/o per tre Incontri: la finale di Coppa d'Inghilterra, quella di Coppa dei campioni e Il match Inghilterra-Scozia. Alla sera ci sarà per un'ora una sintesi filmata commentata da Bobby Charlton, Alan Ball (Il polemico), e Tommy Docherty (il tralner del Manchester United). Visto come la pensano questi ultimi due crediamo che Don Revie, appena rientrato a casa da Roma, chiuderà l'audio al suo televisore o si tapperà le orecchie. Antonio Tavarozzi