Lancia campione del mondo

Lancia campione del mondo Con la vittoria di Munari-Malga (Stratos) in Corsica Lancia campione del mondo Per la quarta volta in cinque anni - Darniche al secondo posto - Staccatissimi tutti i rivali (Dal nostro inviato speciale) Bastia, 7 novembre. Le due Stratos sono arrivate insieme sul traguardo in una specie di parata trionfale nella quale si sono voluti accumunare macchine, piloti, navigatori. E poiché dietro c'era anche una vettura dell'assistenza, una delle ormai notissime Beta bianche e verdi, anche i meccanici hanno vissuto II momento più bello del Tour di Corsica, bevendo I residui della Magnum di champagne — autentico champagne francese — spruzzato da Munarl sulla folla. Un quadretto simbolico completato dal dirigenti e dal tecnici della Casa torinese, da Cesare Florio a Mario Mannuccl, da Nlck Bianchi a Mike Parkes I cui volti affaticati ma sorridenti hanno completato la scena. L'Inizio, sabato sera, è stato subito favorevole alla Lancia. A parte un testa-coda di Munarl nella prima prova speciale e la pioggia che ha infastidito non poco gli 86 concorrenti che hanno preso il via, la marcia delle Stratos, Il loro ritmo travolgente ha costretto tutti I piloti che aspiravano a rimanere in vetta alla classifica a chiedere il massimo alle loro vetture. Così sono usciti subito di scena Rohrl, che ha dovuto cambiare cinque volte la cinghia del ventilatore della sua Opel Kadett, e Nicolas, che ha perduto una delle ruote posteriori e con una sbandata paurosa è andato a Infilarsi in un terrapieno. Poco dopo se ne sono andati Andruet, con noie al cambio e alla trasmissione, l'affascinante Michette Muton con il differenziale a pezzi, il francese Mas con una potente Porsche danneggiata nell'avantreno, Il -locale' Serpaggl che aveva la Stratos noleggiata da Bianchi, fermato da due -panne* di benzina e giunto fuori tempo massimo ad un controllo orario, il finlandese Maklnen tradito dall'Impianto elettrico della sua piccola Peugeot 104 ZS. Praticamente non sono trascorsi cinque minuti nella notte durante I quali non si avesse notizia di un ritiro. Nelle retrovie si è fatto luce II torinese Livio Lorenzelll che, pur avendo avuto sin dall'Inizio del problemi di accensione, è riuscito a portare la sua 124 Abarth al nono posto sino alla sesta prova, dopo di che è stato costretto all'abbandono. A metà corsa, ad Ajaccio sono arrivati in 43 ma la giuria è stata costretta a mettere fuori gara 24 macchine, fuori tempo massimo. Nel frattempo Munarl e Darniche avevano continuato la loro battaglia solitaria, un duello senza esclusione dì colpi. Munarl ha vìnto seconda, terza, quinta, sesta e nona prova speciale, mentre II francese si è aggiudicato la prima, quarta, settima e ottava. L'italiano è stato in testa a lungo, grazie al vantaggio di quasi due minuti conquistati nella seconda prova e rosicchiati successivamente da Darniche un poco alla volta. Sandro poi alla sesta prova, mentre II tempo cambiava continuamente, è rimasto vittima di un Inconveniente: gli hanno montato pneumatici lisci, del tipo stick, e si è trovato su una strada assai viscida sulla quale non riusciva a stare in strada. E così Darniche si è portato in vantaggio di 6 secondi. Ma all'alba c'è stato II primo colpo di scena: dopo Bastellca, In un -trasferimento- che doveva essere velocissimo, la Stratos del francese si è presentata al controllo con 11 secondi di ritardo e ha preso una penalità di un minuto. Cosa è successo? Darniche credeva dì avere II tempo per rilassarsi e ha iniziato con ritmo blando, poi ha trovato la nebbia e non è più riuscito a recuperare. Un colpo da andare al tappeto. Il bravo Bernard ha capito di avere perso II rally. Ma il destino gli riservava un'altra possibilità e soltanto Sr>ndro Munarl ha saputo opporsi ad una sconfìtta che sembrava ormai scontata. Al termine della penultima -speciale-, Infatti, Il pilota veneto ha sentito il motore della sua Stratos girare a cinque cilindri. Ha pensato che si trattasse di una candela ed ha chiesto l'intervento dei meccanici. Ma il guaio era ben più grave: si era piegata una valvola del -sei cilindri-. C'era ancora una prova da affrontare e Sandro era con il morale a terra, visto che II suo vantaggio su Darniche, penalità compresa, era soltanto di dodici secondi. Con quale animo abbia affrontato I 24 km della Talasani ■ La Porta, ultima prova del rally, non lo sappiamo. Sappiamo soltanto che II -dragoha messo tutto se stesso su quella strada, percorsa con una cinquantina di -cavalli- in meno e con lo spettro di una sconfitta. Ed II risultato alla fine si è visto: Munarl ha inflitto 4 secondi di distacco a Darniche. Cristiano Chiavegato Classifica: 1) Lancia Stratos Alitalla (Munarl-Malga) In 8.23'55": 2) Lancia Stratos Chardonnet (Darniche-Mahé) a 16"; 3) Alpine A 310 (Manozagol-Filippl) a 25' 19"; 4) Alpine A 310 (Ragnottl-Jaubert) a 35'33"; 5) Porsche Carrera (Almeras-Delferrler) a 4515". Mondiale: 1] Lancia punti 102; 2] Opel 56; 3) Datsun 36; 4) Fiat 32; 5) Peugeot 31; 6) Saab 28.

Luoghi citati: Ajaccio, Corsica, Porsche