Il Perugia non rischia e la Lazio lo punisce

Il Perugia non rischia e la Lazio lo punisce Fortunoso gol di Wilson nei minuti finali Il Perugia non rischia e la Lazio lo punisce Roma, 7 novembre. Con un fortunoso gol siglato da Wilson a 13 minuti dalla Une, la Lazio sì è Imposta di stretta misura al Perugia piazzandosi solitaria nella quarta poltrona della classifica. Per I blancoazzurrl non è stata una partita facile. Hanno conquistato un legittimo successo, ma un risultato di parità non avrebbe fatto gridare allo scandalo. La squadra dì Castagner ha confermato In linea di massima di meritare la definizione di -squadra rivelazione' per la sua manovra limpida, Il validissimo automatismo negli scambi, che lo stesso Vinicio a fine gara ha valutato superiore a quello della Lazio. Ma al Perugia manca ancora la mentalità vincente, che al momento sembra il suo tallone d'Achille. Pur dotata di un potenziale tecnico di notevole peso (e 10 ha dimostrato nel finale della partita sfiorando ripetutamente 11 pareggio) la compagine umbra è scesa all'Olimpico commettendo l'errore di impostare la tattica per lo zero a zero. Castagner ha rifiutato tale Interpretazione affermando di aver gridato per tutti I 90 minuti ai suoi giocatori di spingersi in avanti. La verità è che sì è visto un Perugia Impegnato prevalentemente a controllare gli avversari con Scarpa unica punta e con Novellino a fargli da spalla, in una posizione però che quasi mal gli ha consentito di entrare nel vivo della difesa laziale. Ma bisogna anche aggiungere che 11 rendimento del giocatore è notevolmente calato dopo la mezz'ora di gioco a causa del suo malconcio ginocchio destro. In sostanza la tattica degli umbri si è rivelata una specie di catenaccio elastico In cui II gioco manovrato con diligenza e precisione si è sostituito alle barricate. Contro un avversarlo così ostico, composto da gente come Vannini, Agroppì, Curi, un ottimo Cinquetti, dotati di un controllo di palla e di visione di gioco nettamente superiori alla media, la Lazio si è trovata a disagio come un pugile che cerca Inutilmente di mettere alle corde un antagonista abile nel sottrarsi al colpi. C'è Inoltre da sottolineare che la compagine di Vinicio, pur mantenendo Inalterata la fisionomia del suo gioco veloce, a tutto campo, ha mostrato una certa carenza di Interpreti. Martini e Badlani, assai bravi nelle scorribande sulle fasce laterali, avrebbero potuto produrre una spinta assai più pericolosa se avessero avuto l'aiuto del 'motore- Re Cecconl. Ma In una gara condotta In chiave offensiva è mancata soprattutto la fantasia dì D'Amico. Infatti, Cordova, forse II migliore del laziali, ha • suggerito » una gamma vastissima di Iniziative per punte troppo manovrere come Giordano e Garlaschelli, è andato addirittura vicinissimo al gol, filtrando fra un nugolo di avversari al 37' ma tirando sul portiere In uscita. Però l'uomo che sa - inventare » // gol, specialmente In una partita In cui non è facile trovare II bandolo giusto, rimane sempre D'Amico. Gli scontri durante la gara non sono stati particolarmente scorretti. Tuttavia sono finiti sul taccuino dell'arbitro Panzino ben sei ammoniti (soprattutto per proteste): Giordano, Niccolai, Amenta, Frosio, Novellino, groppi. Non sono mancate le emozioni e gli episodi contestati. I laziali hanno reclamato vivacemente al 31' per un atterramento In area di Giordano da parte di Ceccarlni. L'arbitro Panzino ha estratto II cartellino giallo per II laziale, che avrebbe simulato la caduta. Quando la gara sembrava Inevitabilmente avviata verso lo zero a zero è giunta improvvisa al 77' la doccia fredda per gli umbri: un cross di Manfredonia colpiva alcune gambe prima di arrivare sul piede di Wilson, sopraggiunto di sorpresa dalle retrovie: tiro di istinto e palla che dopo aver picchiato sul palo rotolava nella rete. II finale diventava Incandescente. Nell'area laziale sì accendevano mischie paurose e per ben tre volte (Pulicl è stato bravissimo a parare due palle gol, però è rimasto ferito al labbro inferiore, suturato con tre punti) gli uomini di Castagner hanno sfiorato II pareggio. Anche I laziali, favoriti dalla pressione avversarla, un palo di volte si sono sganciati in contropiede fallendo, soprattutto con Giordano, Incredibili occasioni. A parte questi episodi, inevitabili quando si tenta di rimontare, c'è da sottolineare che se gli umbri avessero tirato fuori l! coraggio offensivo mostrato quando ormai era troppo tardi, difficilmente avrebbero lasciato tutti e due I punti all'Olimpico. Mario Bianchini Lazio Perugia 1 0 LAZIO: Pulicl; Ammoniaci, Martini; Wilson, Manfredonia, Cordova; Garlaschelli (dal 67' Rossi), Agostinelli, Giordano, Viola, Badlani. PERUGIA: Marconcini; Nappi (dal 21' Amenta), Ceccarini; Froslo, Niccolai, Agroppi; Scarpa, Curi, Novellino, Vannini, Cinquetti. ARBITRO: Panzino. RETE: Wilson al 77'.

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