Conferma del Perugia a spese del Genoa

Conferma del Perugia a spese del Genoa I liguri, in vantaggio, si chiudono e subiscono la riscossa degli umbri Conferma del Perugia a spese del Genoa I soliti errori difensivi dei rossoblu propiziano la rimonta della squadra di Castagner - Grande prova di Novellino ed esperta regìa dell'ex granata Agroppi - Decisivo un gol-capolavoro del "tredicesimo" Scarpa (Dal nostro Inviato speciale) Perugia, 31 ottobre. Dal cuore della verde e mite Umbria risuona il ruggito del Perugia, la rivelazione del campionato. Ha saputo piegare la ferrea e organizzata resistenza del Genoa, dopo essere stalo in svantaggio ed avere quindi sofferto come avviene in queste circostanze; ha saputo pareggiare e poi nel finale, grazie alla mossa vincente del suo «mago- Castagner, piazzare la botta del 2-1. Merito dell'ultimo protagonista della partita, quello Scarpa lanciato con acume e fortuna da Castagner, e autore d'un gol da incorniciare: un grande colpo di testa nel ■ sette» della porta di Girardi. Questo a dieci minuti dalla fine e tutto secondo logica. Se il Genoa del primo tempo aveva meritato il pareggio e forse anche qualcosa di più per la sua saggia condotta di gata, nella ripresa Il Perugia ha a sua volta legittimato un successo ricercato con l'entusiasmo, la velocità e la determinazione. Su tutti ancora una volta -Monzon» Novellino, l'ex ragazzino granata che ha acquisito esperienza e continuità e giostra ora domenicalmente sul filo del 7 più. Un campioncino che Perugia circonda con affetto e che sul campo si esibisce con numeri alla brasiliana, al servizio della squadra e qualche volta di se stesso. Oggi ha sbagliato un gol che definire bellissimo sarebbe poco: anche perché era il risultato di un'azione impostata da Agroppi e condotta a cinquanta all'ora dagli umbri. Mancava soltanto il tocco dell'artista per la conclusione. Novellino glielo ha dato, ma non abbastanza, perché il suo pallonetto, con Girardi in uscita, è finito sul fondo campo lambendo la traversa. Sarebbe stato il gol più bello, ma al Perugia sono bastati quelli firmati da Vannini e da Scarpa. A queste prodezze vanno unite la bella prestazione di Cinguetti e la saggia orchestrazione di Aldo Agroppi a centrocampo. L'ex granata ha sfoderato l'antico tempismo, il senso tattico che il logorìo fisico non ha consumato, soprattutto nel finale, quando a compagni ed avversari difettavano la lucidità e lui tranquillamente appoggiava il piede nel posto e nel momento giusto. Un leone anche Niccolai, piazzato sull'uomo più pericoloso del Genoa, cioè Pruzzo, rivelatosi peraltro non tale perché lasciato troppo solo e perché non determinato nell'impegno come in altre circostanze. Ma tutto il Genoa, in verità, almeno nella ripresa, ha tradito il suo allenatore Simoni: abbandonando cioè quella tattica aperta che costringeva il Perugia ad essere guardingo, inve- ce di ammassare le sue forze, com'è avvenutu nel finale, nella metà campo ligure. Senza dimenticare le gravi distrazioni della difesa quando il Genoa era in vantaggio, e anche nel finale, quando il pareggio poteva rappresentare un risultato confortante. Ha ragione Simoni quando dice che ia sua squadra, costretta fin dall'ini- zio a lottare per la salvezza, non può concedere agli avversati simile vantaggio: in effetti In occasione di entrambe le reti la difesa è apparsa troppo incerta. Con sei punti in classifica il Perugia può giustamente sognare: il campionato è ancora lungo, ma Castagner e la sua squadra sembrano avere le idee chiare. Gli umbri sanno adattarsi al gioco degli avversari, attendono le opportunità che immancabilmente si creano in ogni gara, hanno elementi esporti (Agroppi a centro- campo e Niccolai in difesa), altri dinamici (Clnquetti, Ceccarini, Ciccotelli e Vannini) e un campioncino come Novellino. Il tocco di Castagner completa il piccolo capolavoro. Simoni ha ancora molto da lavorare, non tanto sul piano atletico quanto sulla concentrazione della squadra, che poteva essere valida per la Serie B, ma non altrettanto in A, contro squadre corsare ed esperte tipo il Perugia. In breve le marcature. Il Genoa passa in vantaggio al 25', dopo un fallo su Ghetti al lìmite dell'area di rigore. Lo stesso Ghetti — apparso fra i migliori del Genoa, assieme ad Arcoleo — tocca lateralmente ad Arcoleo, che di esterno sinistro insacca in rete. Il pareggio del Perugia al 32'. Un fallo di Matteotti su Novellino (è stato questo uno dei duelli più accesi dell'incontro), lo stesso centravanti appoggia a Nappi, cross per Vannini in area, che sorprende tutti e accompagna il pallone In rete. Nella ripresa la pressione del i Perugia si fa massiccia, ma sì j concretizza soltanto al 35', quando I Clnquetti batte una punizione per fallo di Castagner e Scarpa di te' sta batte imparabilmente Girardi Giorgio Gandolfi Perugia Genoa 2 1 PERUGIA: Marconcini; Nappi, Ceccarfni; Frosio, Niccolai, Agroppi; Ciccotelli, Curi (dal 72' Scarpa), Novellino, Vannini, Clnquetti. GENOA: Girardi; Secondini, Csstronaro; Campldonlco, Matteoni, Onofri; Damiani, Ghetti, Pruzzo, Arcoleo, Rizzo (dal 66' Rossetti). ARBITRO: Barboni. RETI: Arcoleo al 25', Vannini al 32', Scarpa all'81'.

Luoghi citati: Campo Ligure, Perugia, Umbria