Il sorriso del presidente di Fabio Galvano

Il sorriso del presidente Il sorriso del presidente (Dal nostro inviato speciale) Washington, 31 ottobre. Si dice che il presidente Ford abbia investito sette milioni di dollari, circa il trenta per cento del suo budget elettorale, nel blitz pubblicitario che da quattro giorni investe gli americani attraverso tutti i mass-media: giornali, radio, televisione. Questa strategia potrebbe rivelarsi il suo cavallo vincente. Gli ultimi sondaggi demoscopici lo danno infatti quasi alla pari con Carter (45 a 44 per cento secondo la Harris) e sta prendendo piede l'ipotesi di un «sorpasso» proprio sulla linea del traguardo: il poderoso attacco di queste ultime ore sarebbe quindi decisivo. Il recupero di Ford sarebbe, a detta degli osservatori americani, il sensazionale capovolgimento di una situazione che all'inizio dell'estate perfino i più fiduciosi fra i repubblicani consideravano compromessa. Lo stesso presidente parla di « sorpresa politica del secolo », e nel suo campo soffia una nuova ventata di speranza. Nelle ultime febbrili ore che precedono il verdetto delle urne sembra avere buon gioco l'appello che Ford fa proprio all'incertezza e all'apatia degli elettori. Mancato lo scontro infuocato che la piattaforma innovatrice e moralizzatrice di Carter aveva fatto prevedere, il presidente è tornato sui temi della fiducia e della prudenza: per quanto logori e poco incisivi, possono I fare presa su un elettorato de¬ luso dalla mancanza di mordente da parte di « mister nocciolina ». « Il minore dei due mali è un male », proclamano migliaia di adesivi fissati ai vetri delle automobili, respingendo la scel.a di Carter visto in passato come « unico scampo » dal presidente in carica, e asserendo che Ford non sarà il migliore inquilino della Casa Bianca, ma è comunque una quantità nota, e come tale meno pericoloso di Carter, che rappresenterebbe un salto nel buio. Ford, in queste ultime ore, riemerge come il presidente che non ha brillato, ma per il quale gli americani provano simpatia e fiducia. Soprattutto emerge, per usare le paro¬ le del « Washington Star », come un « bene duraturo ». uno che riesce sempre a sopravvivere sia pure di misura: contro Reagan alle primarie del New Hampshire che diedero l'avvio alla campagna, ancora contro l'ex governatore della California alla Convenzione repubblicana di agosto, e ora contro Carter. Per consolidare e tradurre in voti il suo recupero dell'ultima ora, Ford sta battendo a tappeto — 25 mila chilometri in una settimana — gli Stati da cui potrebbe dipendere l'esito finale della Fabio Galvano (Continua a pagina 2 in prima colonna)

Persone citate: Reagan

Luoghi citati: California, New Hampshire, Washington