Con dieci rivoltellate alle gambe l'«avvertimento» della malavita

Con dieci rivoltellate alle gambe l'«avvertimento» della malavita Violenta sparatoria in via Cuneo forse per rivalità Con dieci rivoltellate alle gambe l'«avvertimento» della malavita Il ferito è noto alla Buoncostume - Non è grave; dice di non conoscere il feritore, ma la polizia non gli crede - Due arresti dopo un'irruzione in via Calandra: evaso e sfruttatore Sparatoria Ieri sera ad un incrocio del quartiere Aurora. Un uomo, già noto alla Buoncostume come uno sfruttatore di professione, è stato fatto segno a numerosi colpi di pistola, mentre usciva da un bar all'angolo tra le vie Cuneo e Mondovl. Più che un tentato omicidio l'aggressione ha tutta l'aria di un avvertimento: i proiettili infatti, circa una decina, erano tutti diretti alle gambe. Portato all'Astanteria Martini, il ferito, che si chiama Sebastiano Malacrino ed abita in un elegante spedale e Patrizia Ros - Enricoe a , appartamento di via Ventimiglia 80, non è in gravi condizioni. Quando gli hanno sparato addosso, erano da poco passate le 19,15. «L'aggressore — ha detto lo stesso ferito agli agenti — ha atteso che io uscissi dal bar "Ristoro" che frequento da tempo. MI ha spianato contro la pistola e ha fatto fuoco in basso, prima che io raggiungessi la mia Fulvia coupé parcheggiata sull'angolo». La polizia non presta molta fede al racconto del Malacrino. Ha detto di non conoscere il volto o Nicolosi, l'evaso catturato . e del suo aggressore, perché probabilmente si tratta di un concorrente. Ha dichiarato di essere stato solo quando è uscito dal bar, ma è stato smentito proprio dalla donna che lo accompagnava, Patrizia Ros, di 20 anni, residente nella stessa via Mondovl, al 33. «E' un mio cliente occasionale», ha detto alla polizia, ma alcune foto del ferito trovate nella borsetta fanno pensare ad un rapporto ben più stabile e duraturo. Probabilmente verrà incriminata per favoreggiamento. L'agguato al Malacrino è avvenuto in un punto quasi completamente buio della via Mondovl. La serie di pistolettate ha provocato un fuggi fuggi tra 1 clienti del bar. Racconta Salvatore Rotolo, via Cuneo 20: «Stavo giocando a carte, quando fuori si è scatenato l'inferno. Sono scappato prima di rendermi conto che cosa stesse succedendo». Quando sono arrivati gli agenti con il dottor Nlnettl della Buoncostume sul terreno c'erano solo lunghe tracce di sangue. Intorno, nessuno: le saracinesche del locale erano già abbassate. All'interno, legato ad un piede del flipper, guaiva un Dobermann, abbandonato dal padrone in fuga. * Due arresti ieri mattina in via Calandra 17. L'operazione è stata condotta dalla squadra della Buon Costume guidata dal dott. Nlnetti e dai brigadieri Saracino e Iarrera. Verso le 7,30 s'inizia la perquisizione degli alloggi. In un appartamento gli agenti trovano Enrico Nicolosi, 24 anni, di Palermo, ospite di un travestito ora in carcere. Il Nicolosi si era allontanato nel novembre scorso dal carcere di Perugia (dove scontava una pena per rapine a mano armata ai danni di travestiti) grazie ad una licenza premio. Agli agenti della Buon Costume il ricercato presenta un documento a nome di Federico Caselli, con la sua fotografia e dati anagrafici esatti. Ma in questura il documento risulta falso ed il Nicolosi è arrestato. Nello stesso condominio di via Calandra 17, in un altro alloggio, gli agenti sorprendono Donato Zotti, 32 anni, in compagnia di Antonino Lanzafame, 19 anni, residente in via Medici 54. Lo Zotti, interrogato dagli agenti, sostiene che « il compagno è occasionale ». « E' un mio cliente » afferma. In realtà, entrambi sono già noti alla Buon Costume. Il Lanzafame è arrestato per sfruttamento dello Zotti. Sebastiano Malacrino in ospedale e Patrizia Ros - Enrico Nicolosi, l'evaso catturato

Luoghi citati: Perugia