Ritorna una "Stella,,

Ritorna una "Stella,, Decisione clamorosa nella vela Ritorna una "Stella,, Il « Tempest » non è più classe olimpica e il suo posto viene ripreso dalla « Stella », esclusa dalle Olimpiadi di Kingston. La decisione della massima autorità velica internazionale è a dir poco sorprendente. La « Stella » è infatti una barca vecchissima, progettata nel 1911, con caratteristiche tecniche superate. Niente da dire sullo scafo a spigolo, ma basta dare un'occhiata alla randa enorme e al fiocco minuscolo per valutare i decenni passati. Nasce subito un sospetto, più che giustificato: la « Stella » viene ripescata sotto la pressione di forti interessi economici americani. Gli Stati Uniti si sono battuti a fondo per la riammissione della « Stella », o *< Star ». Non dimentichiamo che la « Star » fu disegnata 65 anni fa dall'americano William Gardner, che la classe si è sviluppata soprattutto negli Stati Uniti, tanto da superare le 1500 unità in piena efficienza. La « Star » è per gli americani un simbolo: nel 1960, quando il timoniere sovietico Timir Pinegin vinse la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Napoli, battendo gli americani su una « Star » costruita negli Stati Uniti (cantiere Etchells, vele North), il settimanale •• Newsweek » parlò di « disfatta del capitalismo », sia pure col dovuto briciolo di ironia. In vista delle Olimpiadi 1980, che verranno organizzate a Tallin, si doveva scegliere una nuova barca. Come farci credere che il ritorno alla « Stella » fosse la sola scelta possibile? li presidente dell'I.Y.R.U. e presidente della federazione italiana vela, Beppe Croce, ha detto che il « Tempest » è stato messo da parte non perché inferiore tecnicamente ma perché la segreteria internazionale della classe « Star » è più efficiente delle altre. In altre parole, ha vinto chi ha saputo imporsi. E' risaputo che l'organizzazione della classe « Star » è sempre stata fortissima, e capace di fornire ottime idee per l'affinamento delle barche da regata. Ma non si capisce come tutto questo possa valere per far diventare « nuova » una barca del 1911. La « Stella » mi piace moltissimo. Ha le mie simpatie, come quelle di tanti che l'hanno sperimentata a vent'anni. E' velocissima alle andature portanti, anche se non plana. In origine era anche una barca economica, fatta a spigolo per consentire la costruzione a dilettanti. Ma ha una serie di gravi difetti, sottolineati da uno che se ne intende, Paul Elvstrom (due volte campione del mondo nella classe <■ Stelle ») : con vento te è insicura e può riempirsi d'acqua fino ad affondare, è facilmente soggetta ad avarie all'albero, Hi bolina è messa in difficoltà dalla randa troppo grande. Lunga m. 6,90, larga 1,72, la « Stella » ha 26,5 mq. di vela con una zavorra (chiglia fissa) di 400 kg. Non ha lo spinnaker, né il trapezio. Per la storia: Straulino vinse le Olimpiadi del 1952 nella classe « Stelle », e i campionati mondiali del 1952, 1953, 1956. Ed ora la corsa alle « Stelle », con tramonto repentino del « Tempest »? Gli interessi commerciali si scatenano in seguito alle scelte per le Olimpiadi, anche se una minoranza esigua è realmente interessata. Il gioco delle mode e del mercato ha fatto dimenticare barche bellissime e molto meno vecchie della « Stella » come il « Dragone » (progettato nel 1928), come il « 5,50 s.i. », comparso per la prima volta alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952 (sostituito nel 1972 dal « Soli ng »), come lo « Snipe » che era arrivato a 20 mila unità in tutto il mondo, come il « Llghtning », disegnato da « Sparkmand and Stephens » per le regate e per le gite lungo le coste, come il >< Dinghy o.k. », semplice e poco costoso. Tutte barche superate dai tempi, si dice. E la « Stella » del 1911? Mario Fazio

Persone citate: Beppe Croce, Mario Fazio, Paul Elvstrom, Snipe, Stephens, Straulino, Tempest, William Gardner

Luoghi citati: Helsinki, Napoli, Stati Uniti