Truffa allo Stato, 12 persone a giudizio per l'"una tantum,,

Truffa allo Stato, 12 persone a giudizio per l'"una tantum,, Vendevano le ricevute falsificate Truffa allo Stato, 12 persone a giudizio per l'"una tantum,, Il traffico scoperto per l'imprudenza di un dipendente dell'Ativa - Da lui gli agenti della polizia stradale sono riusciti a risalire a tutti gli altri Conclusa l'inchiesta sul bolli di circolazione e sull'una tantum falsificati, il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Grasso, ha rinviato a giudizio dodici persone con l'accusa di truffa allo Stato. Si tratta di Gualtiero Tagliaferri, 33 anni, via Oberdan 106; Aurelio Belvedere, 38 anni, via Sansovlno 128; Domenico Giordano, 28 anni, via Antonio Cecchi 15; Mario Coppola, 37 anni, da Borgaretto; Vincenzo Palombella, 35 anni, via Borgaro 31; .Emanuele Rondello, 33 anni, via Forlì 63; Ruggero Belglovine, 39 anni, corso Grosseto 349; Giuseppe Corno, 32 anni, via Monte Pasubio 93; Franco Soma, 33 anni, via Terni 37; Renato Losi, Luigi Liri e Luigi Savio. L'indagine era partita dal fermo di un dipendente dell'Ativa (la società che gestisce l'autostra¬ da Torino-Ivrea), il Belvedere, trovato in possesso da un agente della stradale di una ricevuta falsificata oltre a quella regolare pagata all'Aci. Gli era caduta di tasca mentre estraeva i documenti e quando tentò di raccattarla insospettì l'agente. L'uomo non seppe dare giustificazioni, ma un controllo a tutti i caselli permise di scoprire che altri colleghi del Belvedere avevano una ricevuta dell'una tantum con la matricola fissa sul numero d'ordine 737. Furono subito denunciati all'autorità giudiziaria e, interrogati, chiamarono in causa uno strillone, il Rondello, che le avrebbe vendute loro con lo sconto del cinquanta per cento rispetto all'importo della tassa da pagare. Seguendo la catena delle complicità si giunse a quattro dipendenti amministrativi de La Stam- pa e a due grafici della Fiat che avrebbero riprodotto esattamente i timbri postali con i quali venivano vidimate le una tantum. La Inchiesta del sostituto procuratore Grasso, condotta con estrema sollecitudine, ha cosi portato a smascherare l'intera organizzazione e a rinviare a giudizio i responsabili. L'on. Froìo risponde ai due operai psi L'on. Franco Frola ci scrive: « In relazione all'articolo comparso sul suo giornale di ieri, Intitolato "Operai psi denunciano un deputato agli organi disciplinari del partito" respingo fermamente le gravi accuse che mi vengono rivolte. « Lasciando impregiudicata la tutela della mia onorabilità nelle sedi legali competenti, intendo precisare la piena regolarità dei rapporti avuti con i miei collaboratori nella passata campagna elettorale, e l'adempimento da parte mia degli impegni assunti. « Ho depositato presso lo studio dell'avv. Alberto Mittone la documentazione che smentisce il contenuto delle accuse che mi vengono rivolte, infondate, diffamatorie e gravemente lesive della mia reputazione. Arrestato 12 ore dopo l'uscita dalle "Nuove" L'impianto d'allarme Installato in un negozio di corso Regina Margherita 151 di proprietà di Giuseppe Gisolo ha tradito i ladri che ieri notte stavano tentando un furto di televisori e lampadari. La polizia 11 ha arrestati. Sono: Cosimo Palazzo, 19 anni, Moncalieri, via Celimi 4, il fratello Michele, 18 anni via Piave 9 e Michele Grani, 20 anni, via Principe Tommaso 14. Michele Palazzo era uscito dalle « Nuove » appena da 12 ore in licenza per le feste di Natale.

Luoghi citati: Moncalieri