Usa: Carter

Usa: Carter Usa: Carter (Segue dalla 1' pagina) team Carter. Amico e collaboratore di tutti i Kennedy, scrisse per Ted il discorso che il senatore pronunciò dopo l'incidente di Chappaquiddick; Energia: James Schlesinger, 47 anni, ex direttore della Cia e ministro della Difesa con Nixon e Ford, licenziato da Ford per la sua opposizione a Kissinger. E' il solo che sia riuscito a compiere indenne il balzo dal carro repubblicano a quello democratico; Bilancio: Thomas Lance, presidente della «Banca della Georgia», sconosciuto a livello nazionale, amico j personale di Carter. La sua I banca ha un mutuo di 3 miliardi di lire emesso per finanziare l'industria agricola dei Carter; Sicurezza nazionale: Zbigniew Brzezinski, 48 anni, nato a Varsavia, docente e studioso di problemi di politica internazionale; Consigliere economico: Charles Schulze, 52 anni, economista presso la «Brookings Institution» di Washington. Nella «foto di gruppo con Presidente» che Carter offre al Natale degli americani non spiccano dunque nomi di straordinario rilievo e le personalità più forti sono visibili nella piccola cerchia dei suoi consiglieri personali, dove Sorensen, Schlesinger, Brzezinski garantiscono una produzione di pensiero politico viva e probabilmente polemica. Spiccano, invece, i volti dei due personaggi di colore, Young all'Onu e la Harris ai Lavori Pubblici, segno vistoso non solo delle convinzioni personali di Carter, ma del debito di gratitudine che il Presidente aveva con l'elettorato negro. Ci sono i volti di due donne ministro, la stessa Harris (che in una sola persona ha risolto due «problemi» per Carter) e la Kreps; prevalgono, come è ormai tradizione, i laureati delle grandi universi- tà della costa atlantica, Yale, Harvard, Princeton, Columbia, dai cui banchi provengono più della metà dei prescelti. Anche Carter, infine, ha — come Nixon con Kissinger — un ministro (Blumenthal) e un consigliere (Brzezinski) nati in Europa e naturalizzati americani, e un ministro italo-americano (Califano) che gli servirà per riappacificarsi con una parte della popolazione che non lo aveva appoggiato troppo entusiasticamente alle urne elettorali. Geograficamente, il team ministeriale di Carter appare lievemente spostato a Sud, ma assai più equilibrato di quanto temessero coloro che prevedevano l'avvento di una «mafia sudista» a Washington. Così come Carter, completamente digiuno della vita politica nella capitale, ha avuto cura di scegliere uomini e donne cresciuti nelle aule de] governo e capaci di funzionare subito nella salva washingtoniana. Ad un'analisi politica, la prossima Amministrazione americana mostra tratti non sofisticati ed «elitisti» come il governo kennedyano (che però veniva dopo il deserto culturale dei due quadrienni di Eisenhower) ma pur confortanti per chi ritiene che un poco di intelligenza e di cultura non nuocciano ai governi. Si dice che vi fossero economisti più abili di Schulze e di Blumenthal, ad esempio, ma Carter ha pesato non soltanto le qualità professionali degli uomini, includendo la loro capacità di lavorare in team. L'assenza di primedonne nella squadra (Brzezinski, potenzialmente una, sarà sotto il personale e diretto controllo del Presidente) è un rifiuto implicito dei pericoli di un nuovo «kissingerismo». Anche la fusione fra spinte progressiste e freni conservatori sembra ben riuscita: il ministro della Difesa, Brown, ha incontrato un'opposizione fortissima da quanti lo considerano troppo «morbido», ma James Schlesinger, responsabile dell'energia, ha indignato quanti contrastano le sue idee, apertamente favorevoli allo sviluppo delle centrali elettriche nucleari. Dunque, la formazione della «squadra» ha generato il giusto ammontare di indignazione a destra e a sinistra assicurando a Carter, almeno all'inizio, quel che più gli preme: il consenso dell'America «middle of the road», dell'America «al centro della strada, che sola, con i suoi spostamenti, può determinare il beccheggio della nave presidenziale. Vittorio Zucconi Appello dell'Orni salvare il Partenone Atene, 23 dicembre. L'organizzazione educatii va, culturale e scientifica | dell'Onu, Unesco, lancerà in j gennaio un appello per la i raccolta di 15 milioni di dol| lari intesi a salvare i monuj menti dell'Acropoli. Lo ha annunciato il ministro della cultura greco Costantino Tri- panis. (Ap)

Luoghi citati: America, Atene, Columbia, Europa, Varsavia, Washington