I buoni poliennali renderanno il 13,9%

I buoni poliennali renderanno il 13,9% I buoni poliennali renderanno il 13,9% (Dalla redazione romana) Roma, 22 dicembre. Una nuova emissione di Buoni del Tesoro per un importo, in valore nominale, di 1500 miliardi, è stata disposta dal ministro del Tesoro con un decreto recentemente emesso. Si tratta, questa volta, di buoni poliennali a scadenza quadriennale (1 gennaio 1981) con interesse annuo del 10 per cento pagabile in due semestralità posticipate. Il prezzo di emissione è quanto mai interessante: 89,50 per ogni cento lire di capitale nominale. Tenuto conto del tasso nominale e della durata risulta un rendimento effettivo annuo del 13,94%. I Buoni del Tesoro sono destinati, inoltre, nella misura occorrente, al rinnovo dei Buoni novennali al 5 per cento in scadenza 11 primo gennaio prossimo e per la parte rimanente alla sottoscri* zione in contanti. . Vale la pena ricordare che i nuovi Buoni, gli interessi nonché il premio corrisposto all'atto del rinnovo (lire 10,50 per ogni cento lire di capitale rinnovato) sono esenti da ogni imposta diretta reale, presente e futura, dall'imposta sulle successioni, sui trasferimenti a titolo gratuito, nonché dalla tassazione sul reddito delle persone fisiche e giuridiche. Essi presentano gli stessi vantaggi, soprattutto di natura fiscale, del Buoni , quadriennali emessi in precedenza. L'unica differenza sta nell'aumento del tasso nominale che passa dal 9 al 10 per cento e nel rendimento offerto che tiene conto delle attuali condizioni del mercato finanziario. Fra l'altro, il rendimento immediato del nuovi Buoni, cioè il rapporto tra tasso nominale e prezzo di acquisto, è superiore a quello del Buoni del Tesoro in circolazione, a causa del più elevato tasso nominale. SI tratta, quindi, nella sostanza di Buoni quadriennali particolarmente indicati per i piccoli investitori. La loro durata limitata costituisce un elemento di certezza, assicura un frutto di quasi il 14 per cento per i prossimi quattro anni, mentre altre forme di investimento, pur consentendo attualmente redditi superiori, fanno correre 11 rischio di una continua revisione della misura del reddito corrisposto.

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