Chiesta la "copertura politica,, per rilanciare l'Immobiliare
Chiesta la "copertura politica,, per rilanciare l'Immobiliare Dal ministro dei Tesoro Stammati alla de Chiesta la "copertura politica,, per rilanciare l'Immobiliare Riunione democristiana per stabilire come risollevare finanziariamente l'ex società di Sindona - Concorso delle banche (Dalla redazione romana) Roma, 22 dicembre. Il ministro del Tesoro Stammati ha chiesto alla democrazia cristiana la «copertura politica» per dar luogo al piano finanziario di risanamento della Società Generale Immobiliare. Questa sera nella sede della de ha avuto luogo una riunione diretta appunto a stabilire il grado di assenso del partito per rimettere in piedi, con il concorso di alcune banche che dovrebbero sottoscrivere per quasi 35 miliardi l'aumento di capitale fissato in 58 miliardi, la disastrata ex società di Michele Sindona. Il ministro del Tesoro, ottenuto l'assenso degli altri partiti (anche dei comunisti di cui solo D'Alema si è dichiarato contrario) vuole essere quindi sicuro di avere completamente le spalle coperte da parte de per dire ai «palazzinari», attuali proprietari della società, di dormire sonni tranquilli. Nel frattempo, l'amministratore delegato dell'azienda ha presentato il programma operativo triennale. li plano traccia per gli anni 1977-79 la strategia economica e finanziaria del gruppo. In particolare, per ciò che riguarda 1 cantieri e l'occupazione si prevede il mantenimento, nel corso del 1977, dei livelli occupazionali ed un incremento di mano d'opera di 2000 unità per il 1978 e di 3250 unità per 11 '79. La società ha In Italia ed all'estero 135 cantieri per iniziative in corI so e per attività già programma¬ ta. Il totale dei ricavi lordi del gruppo — si rileva nel documento — si aggira per il 1976 intorno al 200 miliardi di lire con una progressione, nel prossimi tre anni, che porterebbe il fatturato complessivo a 274 miliardi per il •77, a 373 miliardi nel '78 e a 426 miliardi nel '79. Il tutto a valore costante della lira. Le voci principali di questo fatturato sono rappresentate dalle iniziative che la società ha in programma nei seguenti settori: grandi lavori, prefabbricazione, consulting, engineering, iniziative edilizie, gestioni immobiliari, ed attività alberghiere. I fatturati realizzati tramite «consorzi» che, comunque, nel triennio e per la parte di pertinenza della società assommeranno a 60 miliardi, non sono compresi nelle cifre sopra riportate. Nel plano triennale, i ricavi derivanti da iniziative nel campo della edilizia economica e popolare seguiranno un andamento sempre più accentuato, che raggiungerà a fine triennio il 34 per cento dell'intero fatturato del settore della edilizia. Qualora si verificassero le condizioni previste per il risanamento del gruppo (aumento del capitale ed operazioni di scorporo) l'esercizio del prossimo anno — si legge nel documento dell'Immobiliare — potrebbe chiudere con un utile di circa sei miliardi, risultante anche dagli effetti positivi derivanti dal margine straordinario che darà l'operazione di scorporo. Per quanto riguarda la situazione di indebitamento del grappo, questa è pari a 460 miliardi circa che verrebbe a ridursi a 342 miliardi per effetto: dell'aumento di capitale, per 58 miliardi, e dell'operazione di scorporo, per 160 miliardi.
Persone citate: D'alema, Michele Sindona, Sindona
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