De Benedetti controlla la Cir

De Benedetti controlla la Cir Ha acquistato il pacchetto di maggioranza De Benedetti controlla la Cir L'azienda che "appartiene all'aristocrazia dell'industria piemontese" è stata fondata nel 1905 - E' una conceria, con stabilimenti a Borgaro e Pescara - Impiega circa 700 dipendenti - Le azioni "saltate" da 6390 a 8890 lire (+ 39 per cento) L'ingegner Carlo De Benedetti ha acquistato una partecipazione di controllo nella Cir, Concerie Italiane Riunite. La Cir è una vecchia impresa piemontese, fondata nel 1905, quotata nelle Borse di Torino e di Milano. Il pacchetto di controllo era di proprietà della famiglia Bocca, un rappresentante della quale continuerà ad occuparsi della gestione congiuntamente con De Benedetti. Il resto del capitale è suddiviso tra circa duemilacinquecento azionisti. Ieri, quando si sono sparse le prime indiscrezioni sull'operazione, il titolo ha registrato forti aumenti di valore, passando da 6390 a 8890 lire, con un rialzo del 39 per cento. Nel dopoborsa ha raggiunto quota 9450. La Cir ha una solida posizione patrimoniale (all'incirca due lire di capitale proprio per ogni lira di debiti finanziari) ed immobilizzazioni che probabilmente compaiono in bilancio per un valore inferiore al reale. Occupa una buona posizione nel settore della concia di pelli per prodotti di qualità medio-alta. L'attività si svolge in due stabilimenti: il primo a Torino, il secondo, molto moderno, a Pescara. Impiega complessivamente circa settecento dipendenti. Il fatturato è di venti miliardi. Nel 1973 è stata collocata presso il pubblico dei risparmiatori una parte considerevole delle azioni ed è stata costituita la Cir International, con sede a Panama.

Persone citate: Bocca, Carlo De Benedetti, De Benedetti

Luoghi citati: Borgaro, Milano, Panama, Pescara, Torino