Vivaldi, Ravel e tanto Verdi di Lino Vetere

Vivaldi, Ravel e tanto Verdi Vivaldi, Ravel e tanto Verdi Una serie di proposte delle Case per dischi-regalo di musica sinfonica, operistica e da camera Siamo ormai alla vigilia delle feste di fine anno e le « Case » discografiche, come di consueto, hanno già da tempo messo In circolazione le ultime incisioni. SI tratta in parte di recentissimi microsolco in stereofonia e In quadrifonia, in parte di ristampe, o addirittura di prime incisioni su vecchi nastri, nelle quali la qualità dell'incisione sonora passa In seconda linea rispetto all'alto livello Interpretativo registrato. Particolare rilievo merita quest'anno la « Fonit-Cetra » per alcune notevoli iniziative, come quella della pubblicazione In alcuni cofanetti, sotto II titolo «Opera live» (a prezzi speciali fino al 31 gennaio 1977) della registrazione dal vivo di memorabili serate d'opera, straordinarie testimonianze di un'epoca d'oro nel mondo della musica lirica (19491955) di cui La Stampa ha già dato ampia notizia. I cofanetti sono dedicati rispettivamente a Mozart, Verdi ed al Giuseppe di Stefano di quegli anni, quando il tenore siciliano veniva paragonato a Caruso. Le opere di Mozart: Don Giovanni, Le nozze di Figaro (in tedesco) e // flauto magico, sono dirette da Furtwaengler. Quelle di Verdi sono: Un ballo in maschera, concertato da Mitropoulos, / Vespri siciliani con Erich Kleiber e un famoso Otello salisburghese, ancora diretto da Furtwaengler, Interpretato dal cileno Ramon Vinay, uno specialista in quegli anni della parte del Moro di Venezia. Di Stefano, nelle registrazioni di un terzo cofanetto, ci rammenta gli anni di grazia della sua arte: Faust di Gounod, La favorita di Donizetti (dove concede anche un bis) e // barbiere di Siviglia lo vedono inimitabile protagonista di bel canto. Queste famose serate furono registrate in grandi teatri quali il Metropolitan di New York, il Teatro dell'Opera di Vienna, quello di Mexico City, il Comunale di Firenze ed al Festival di Salisburgo. C'è Infine la registrazione di un ottimo Macbeth scaligero del 1952, con Maria Callas, Il baritono Mascherlni e Italo Taio, guidati da un grande Victor De Sabata. ★ ★ Tra i grandi interpreti di Beethoven possiamo annoverare oggi anche Alfred Brendel. Il celebre pianista austriaco ha inciso l'intera opera pianistica del compositore di Bonn che la « Vox » pubblica per le feste in due cofanetti. Nel primo (12 dischi) tutte le sonate per pianoforte, nel secondo (6 dischi) le altre opere: variazioni, bagatelle. rondò, scozzesi, ecc. Altri due pregevoli cofanetti, sempre della ■ Vox », offrono all'ascolto tutte le composizioni sinfoniche di Ravel (4 dischi) e di Gershwln (3 dischi). Interprete di Ravel è l'orchestra americana del Minnesota, diretta dal polacco Skrowaczewski, direttore stabile. Un complesso affiatatissimo, che eoegue in modo magistrale le scintillanti partiture raveliane, piene di effetti e di colore. Anche l'orchestra di Saint Louis, guidata da Slatkin, non le è inferiore nell'lnterpretare tutte le composizioni per orchestra di Gershwin. Per coloro che amano la musica del '700 segnaliamo un altro cofanetto della « Vox » // mondo di Vivaldi che contiene in 5 dischi ben 14 concerti del compositore veneziano (comprese Le 4 stagioni), il Gloria e La fida ninfa, un'opera assai rara. Dobbiamo citare anche alcuni dischi della « Turnabout » con incisioni quadrifoniche stereocompatibili: un disco con 10 ouvertures operistiche di Mozart, alcune di rara esecuzione quali // sogi.o di Scipione, Apollo e Hyacinthus e // re pastore. Un altro disco con quattro concerti del periodo barocco italiano; i compositori sono Alessandro Marcello, Alessandro Scarlatti, Stradella e Sammartini. Ancora un microsolco con lo Stabat Mater di Rossini eseguito dall'orchestra sinfonica di Cincinnati diretta in un'atmosfera di intenso misticismo, da Thomas Schippers. Concludiamo questo elenco con due dischi della « Supraphon » cecoslovacca e della «Candide-Vox» su cui sono registrate alcune delle più interessanti composizioni di Olivier Messlaen, la cui estetica è all'origine della tendenza più avanzata della musica contemporanea. I canti degli uccelli, da lui studiati e trascritti sul pentagramma, rivivono In tutto II loro esotismo, con una originale ricchezza e con una Inimitabile fantasia ritmica. L'ultima segnalazione è per un disco (« Candlde-Vox ») che contiene, Interpretate da Ruggero Ricci, le sei Sonate per violino solo di Eugène Ysaye: uno dei più difficili banchi di prova, con / caprìcci di Paganini, di tutta la letteratura concertistica per violino. Lino Vetere

Luoghi citati: Bonn, Cincinnati, Firenze, Minnesota, New York, Salisburgo, Siviglia, Venezia, Vienna