Dentro l'America della contestazione di Ugo Buzzolan

Dentro l'America della contestazione CRONACA TV Dentro l'America della contestazione di Ugo Buzzolan Attraverso la televisione si riaffaccia alla ribalta un uomo di cinema attivo e noto per molti anni, e da molti anni — almeno per il grosso pubblico — completamente scomparso: Piero Te!lini. che è stato uno degli sceneggiatori più in vista del dopoguerra, collaboratore di registi famosi. Ricompare come regista di un ampio documentario, Giovani in America, che è frutto di un'osservazione della società americana giovanile che egli, abitando negli Stati Uniti, ha potuto fare con assiduità e possibilità di approfondimento; e che, insieme, è il risultato materiale di quell'osservazione, cioè migliaia di metri di pellicola girati negli anni caldi della contestazione e della « controcultura », con interviste alle maggiori personalità del periodo (non a caso la trasmissione, dopo poche battute, ha Incluso una dichiarazione del poeta Feriinghetti che parla dei « beatniks » e della loro lontana rivoluzione culturale caratterizzata dal rifiuto del consumismo e dell'alienazione provocata da una industrializzazione spinta all'eccesso). Questa prima puntata (in tutto quattro) ci ha fatto un'ottima impressione. Prima di tutto, il « racconto » accortamente allineava il materiale originale a quello di repertorio (impressionanti le sequenze sulla repressione operata contro I ghetti negri che per primi si erano ribellati); poi era importante la sostanza, cioè mi sembra che veramente dal programma venga fuori, non come « lezione di storia >, ma dal vivo, la vicenda della contestazione giovanile americana, che ha avuto un'Influenza decisiva sulla vita politica degli Stati Uniti e sulla stessa Europa (è chiaro che il maggio francese è nato da 11). Suggestiva la colonna sonora e molto acuto ed esplicativo il commento di Nicola Caracciolo. Vorremmo parlare dell'alternativa costituita da Odeon ma non siamo in grado di farlo perché non ci è stata data l'anteprima: per due volte siamo stati convocati nel palazzo della Rai e per due volte 11 centro di Roma non ha mandato In onda la visione. I tifosi di calcio, causa la differenza di orario tra Portogallo e Italia, hanno aspettato la partita sino alle 22,30 e hanno spento il televisore a mezzanotte. Ma quando in cuore batte un'autentica passione calcistica, ogni sacrificio, anche di sonno, è lieve. Noi abbiamo seguito l'Incontro per dieci minuti. Speriamo che tutto sia andato bene. Qualche lettore m'ha rimproverato perché, per occuparmi di quella - vaccata » di « Televacca » o ■ Onda libera » ho taciuto del tutto sulla serata di lunedi. Recupero sintetizzando: tutto miele il film di Kazan, rispettabile ma troppo patetico e di suono abbastanza falso; d'arcani e commossi accenti (e immagini] la rubrica Poeti e paesi su Leopardi; e sempre- sornione e punzecchiante Maurizio Costanzo con il suo programma-salotto Bontà loro.

Persone citate: Bontà, Kazan, Leopardi, Maurizio Costanzo, Nicola Caracciolo, Onda

Luoghi citati: America, Europa, Italia, Portogallo, Roma, Stati Uniti