La Stampa a casa insieme col caffè

La Stampa a casa insieme col caffè Un servizio per il lettore La Stampa a casa insieme col caffè Una rete capillare di distributori e 400 giornalai si muovono all'alba per recapitarla - L'abbonamento anche per telefono « Fermate il mondo, voglio scendere! » strepila il personaggio ormai familiare di uno dei tanti sketches pubblicitari televisivi. Reazione sintomatica di fronte alla vita tumultuosa e convulsa del nostri giorni, sotto un continuo bombardamento di avvenimenti che si accavallano, incalzano, lasciando frastornati e inquieti. Il commento di un fatto politico, la notizia di cronaca, economia, sport, l'articolo culturale 0 scientifico spiegano, chiariscono: e nella misura in cui lo fanno, attutiscono la « violenza » dei fatti che ci investono. In questo è, anche, la funzione della stampa. Ma un giornale, tradizionale veicolo d'informazione, è « merce » deperibile che muore in fretta, e la notizia — si dice — va consumata fresca. Meglio se al mattino presto, con la colazione, durante il primo attimo di relax concesso, come suggerisce lo slogan lanciato da La Stampa per la nuova campagna abbonamenti: « La Stampa a casa tua, con il caffè delle 7,30 ». « Ma la posta... » è la prima obiezione. E si citano telegrammi che viaggiano alla velocità degli espressi, espressi recapitati come lettere normali, lettere che arrivano (quando arrivano) con la velocità di una cartolina. Nien te paura, la pachidermica lentezza dell'apparato non può più recare danni: da tempo infatti una rete capillare di distributori e circa 400 giornalai si muovono all'alba nelle tante zone in cui è divisa la città per Infilare puntualmente il giornale nella buca delle lettere dei clienti. « Ma le code per gli abbonamenti?... » lamentano in molti. Vale la pena di far la fila agli sportelli del giornale o negli uffici postali? « Basta una telefonata » risponde La Stampa, proponendo una formula d'abbonamento più nuova e moderna, adottata per la prima volta in Europa 1 « correntisti » di sedici banche cittadine (circa trecentomila persone) possono dare per telefono nome. Indirizzo, numero del conto e autorizzare l'addebito: auto¬ maticamente riceveranno il giornale ogni mattina alle 7,30 mentre provvedere la stessa banca — alla fine di ogni mese — a pagare senza aggravi di spesa il numero effettivo di copie recapitate. «Ma la televisione...» obiettano ancora i più ostinati. Si dice che la raffica di Gr uno, due e tre, Tg normali e speciali, uccida senza scampo i quotidiani con notizie in diretta, sempre aggiornate. Ma proprio a questo proposito ci riallacciamo all'esordio: la parola scritta ha, sull'immagine, il vantaggio di consentire l'approfondimento, di inquadrare i fatti in uno schema più ampio, di riordinare le idee. Senza contare la maggior ricchezza di particolari, la comodità della lettura, il tempo per rileggere e valutare l'informazione, le rubriche. Ciò che un quotidiano offre anche al lettore più distratto supera di gran lunga, in abbondanza e varietà, il concentrato di un notiziario televisivo. L'articolo che interessa, invece, si legge dovunque con la necessaria calma, si ritaglia, si può conservare. Qualsiasi tempo e luogo va bene per sfogliare un quotidiano: durante la colazione, in macchina con un collega, sull'autobus che porta in ufficio. Ma al di là di queste considerazioni esiste per qualificare un quotidiano come La Stampa il colloquio giornaliero con 1 lettori: da lustri con quelli più anziani ed affezionati, da meno tempo (e altrettanto franco) con quelli più giovani. Nel dialogo continuo con le famiglie, con i lavoratori di ogni ceto sociale, con gli studenti che a scuola ne traggono spunti didattici, La Stampa ha sempre trovato suggerimenti per migliorare, rafforzando un rapporto di fiducia e collaborazione. L'unione tra chi legge e chi scrive, cementata dalla conoscenza ed anche dalle critiche, è ciò che fa sentire al lettore quella particolare «testata» come il proprio giornale: abbonarsi significa rendere questo rapporto più stretto, fattivo, e iniziare la giornata con l'aiuto di un amico. ro. re.

Persone citate: Meglio

Luoghi citati: Europa