Aumentano da gennaio le tariffe per i trasporti

Aumentano da gennaio le tariffe per i trasporti Regione: per migliorare i servizi Aumentano da gennaio le tariffe per i trasporti Sulle sole linee interurbane: 25 % medio sulle tariffe normali, 8,5 per abbonamenti operai - Polemica sulle consulenze Le tariffe del servizi pubblici automobilistici In Piemonte (esclusi quelli urbani perché di competenza del Comuni) aumenteranno in media del 23 per cento. Quelle preferenziali, abbonamenti per operai e studenti, aumenteranno in inedia dell'8,5 per cento. La decisione della Regione è stata presa in accordo con le forze sindacali che, ha detto l'assessore Bajardi, « hanno richiesto una vera e propria trattativa con la giunta» ed è stata ratificata ieri dal Consiglio con 31 voti favorevoli (pei, psi, psdi, pri e uld), 16 astenuti (de e pll) e 1 no (11 missino Curci che sta per passare a democrazia nazionale). La votazione dice com'è stato il dibattito, centrato sull'aumento e sugli Interventi per 1 trasporti, illustrati da Bajardi e che, ha fatto notare l'aw. Viglione, comportano una spesa di 30 miliardi. « L'aumento delle tariffe — ha detto Bajardi — si accompagna ad un'efficace politica per il potenziamento dei trasporti pubblici e in questa linea avranno grande rilievo i comprensori ». Poi ha accennato alle richieste alle F.S. per 11 raddoppio della linea di Bardonecchla, e l'avanzamento dei lavori a Orbassano; ai contatti col ministero per le linee di Ceres e Lanzo, all'Intervento nella Sagat con l'acquisto del 15% di azioni per poter intervenire sull'aeroporto secondo le linee emerse dal congresso di Borgaro. La posizione della de è stata illustrata da Picco: l'aumento tariffario è Inaccettabile e si richiede un supplemento di istruttoria; gli interventi a sostegno del settore sono Inadeguati, i comprensori devono esprimere le necessità prima che si decida; sia sospesa la pubblicizzazione delle linee private in attesa del plano regionale dei trasporti; « è inaccettabile che la Regione non si sia ancora pronunciata e non intenda Iorio sul piano dei trasporti torinesi ». Benzi (psdi) che non accetta le critiche alle autostrade e ai trafori perché « hanno por¬ tato lo sviluppo industriale » ha polemizzato con gli aumenti: « Si discute tanto su poche lire e si dimentica che i trasporti di merci hanno subito aumenti gravissimi che incidono sulla borsa per la spesa »; ia repubblicana Vaccarino ha chiesto « cautela nelle pubblicizzazioni ». Calsolaro (psi), Graglia (pel) e Rossotto (uld) hanno sostenuto la giunta chiedendo: i primi che 11 problema trasporti, inserito nel piano territoriale, venga presto definito dalla Commissione; il terzo che la Regione si pronunci sul piano torinese dei trasporti. Più violenta la polemica sulle consulenze, portata in aula con una mozione de e pri. Paganelli, illustrando il documento che collega il problema del personale alle consulenze, ha ricordato due recenti episodi: una consulenza per la forestazione (7 milioni) ignorando la presenza dell'ispettorato forestale e una di 45 milioni con incarichi di studio per l'applicazione della legge urbanistica «che non esiste ancora ». Ha detto: « Non siamo contro le consulenze, le accettiamo quando sono necessarie, ma esse non possono essere concesse come si la oggi, con offesa del personale ». Gli ha risposto il comunista Bontempi: ispirandosi al « nuovo modo di governare », alla linea politica che affida alla Regione compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento, ha definito le consulenze « una scelta giusta e necessaria » anche perché il personale « non è preparato al nuovo ruolo della Regione ». Ha imputato alla de di non averlo preparato e la signora Vaccarino (pri) ha giudicato « accettabilissima » quest'accusa anche se il suo partito divideva (d'altronde con 1 socialisti) le responsabilità di giunta. Ma ha criticato certe consulenze dicendosi « curiosa di vedere il lavoro svolto da alcuni». Marchini (pll), riferendosi in particolare alle consulenze di tipo urbanistico, le ha giudicate «preoccupanti fenomeni dì arroganza del potere »; ma soprattutto si preoccupa perché ■ ognuno di noi deve lavorare sul materiale fornito da questi consulenti scelti con criteri politici ». Cardinali (psdi) ha parlato di casi anomali « che mortificano il personale della Regione » affermando che « non si deve difenderli con accenti accorati quando sono indifendibili ». La risposta di Viglione non è stata accorata, ma violenta. Dopo aver letto una lunga relazione sui provvedimenti per il personale, il presidente ha ricordato che « i consulenti hanno sempre lavorato in gruppi di studio con il personale ». Rispondendo a Paganelli ha detto che « la forestazione come la intendiamo noi è diversa da quella tradizionale »; e che « quando approveremo la legge urbanistica le modalità d'impiego dovranno essere pronte ». La conclusione è stata di Bianchi: è preoccupante il rilievo che il personale non è preparato: «anche molto personale politico qui dentro non è preparato, eppure svolge i suoi compiti ». Le consulenze « sono un fatto politico preoccupante, si risolva questo problema in tempi brevi ».

Luoghi citati: Borgaro, Ceres, Lanzo, Orbassano, Piemonte