Torino, alia rincorsa del record casalingo

Torino, alia rincorsa del record casalingo I granata di Radice imbattuti sul proprio campo dal maggio '75 Torino, alia rincorsa del record casalingo Milano, 21 dicembre. Torino e Juventus continuano a mietere record con la progressione delle grandi squadre. I bianconeri, dopo il primato delle 7 vittorie iniziali consecutive, hanno eguagliato quello delle vittorie esterne (cinque, come fecero II Genoa nel 1937-38, l'Inter 1939-40 e II Milan 1967-68 e 1971-72). Il Torino, con 19 punti sui 20 disponibili, ha chiuso questa prima parte del campionato con una media inglese eccezionale, ma non migliore in assoluto. Quando si parla di record quasi sempre è inevitabile dovere spigolare Ira le Imprese del Grande Torino: anche in questa circostanza, salta fuori che lo squadrone granata capeggiato da Valentino Mazzola vinse II campionato a 20 squadre addirittura con + 6 In media Inglese, primato ancora Imbattuto a meno che II Torino di Radice non riesca a fare meglio. Anche a quota + 5 esìstono un palo dì precedenti torinesi: sempre Mazzola e compagni nel 194748 e la Juventus (edizione 194950, quella di Bonlperti e Parola), vinsero lo scudetto approdando a tale traguardo. Ovviamente non cambia il merito degli attuali: semmai rinvigorisce ulteriormente la loro impresa perché essere paragonati a slmili campioni è di per sé stesso prestigioso. Sempre il Torino di Pianelli e Radice sta Infilando una serie notevole di risultati positivi sul proprio campo: la squadra granata è l'unica a vantare la migliore sequenza d'imbattibilità non perdendo al Comunale dall'11 maggio '75, giorno in cui l'Inter vinse di misura per 3-2 nonostante le reti dei « gemelli » Pulici e Graziani. Da allora, sono passate 20 domeniche ed il Torino sta macinando successi e punti. Praticamente i granata sono a metà cammino rispetto ad analoghi primati ottenuti nel dopoguerra, restando più che mai imbattibile quello ottenuto, guarda caso, dalla stessa formazione capeggiata da Mazzola. I granata mantennero inviolato il Filadelfia dal 17 gennaio 1943 (vittoria dell'Ambrosiana per 3-1, con reti di Menti, Gaddoni (2) e Rebuzzì) fino al novembre 1949. In quella occasione a perdere non fu il Grande Torino, già perito a Superga, bensì la squadra chiamata successivamente a sostituirlo dopo la breve parentesi del giovani capeggiati da Giammarinaro e Marchetto. Sei anni d'imbattibilità anche se, essendoci di mezzo la guerra, naturalmente molte partite non furono giocate oppure affrontate dalle squadre a ranghi ridotti. Ricordiamo le formazioni di quel pomeriggio del 1949: molti tifosi granata piansero non tanto per la sconfitta e la fine dell'imbattibilità, ma per il ricordo di una squadra che praticamente scomparve senza essere stata sconfitta sul proprio campo. Il Torino schierava: Moro. Bersia, Frizzi: Tubaro. Nay, Picchi: Marchetto, Santos, Bengtsson, Hjalmarsson, Carapellese. La Juventus: Viola, Bertuccelll, Manente; Mari, Parola, Piccinini; Muccinelli, Martino, Vivolo, J. Hansen. Boniperti. L'attuale presidente della Juventus risultò uno dei marcatori assieme a Carapellese, Hansen e Martino, prodigioso sudamericano troppo presto ritornato in patria preso da una struggente nostalgia. Finì a 3-1 per la Juventus che poi vinse il campionato. Il Grande Torino concluse la sua serie con 89 vittorie eli pareggi: 100 gare esatte. Allacciandoci ad un passato più recente, troviamo a metà strada Il primato dell'Inter di Helenlo Herrera- !'• undici » nerazzurro mantenne inviolato San Siro per 54 giornate. Furono proprio I granata di Rocco ad interrompere quello che poteva diventare un record. Il 12 marzo 1967. Il Torino si impose sul campo milanese con i gol di Meroni e di Pula cui replicò vanamente Bicicli. Seconda • serie » notevole quella della Juventus Anni 70: 45 partite al Comunale senza sconfitta. Provate ad indovinare chi batté i bianconeri? Troppo facile la risposta: il Torino nel solito derby (2 a 1 nel marzo 1976). In terza posizione, troviamo il Napoli di Chiappella: la difesa ten ne duro per due campionati, poi ebbe un crollo. Complessivamente gli azzurri arrivarono a quota 35. Quindi il Torino di Radice: un'Intera stagione, quella dello scudetto, più le cinque gare del campionato in corso. Considerate le prossime 10 gare casalinghe, I granata potrebbero chiudere II torneo con una serie d'imbattibilità interna fatta di 30 partite: per superare le rivali sarà necessario un altro campionato. Dal ritmo sfoderato dal Torino, ci si può aspettare questo ed altro. Giorgio Gandoln

Luoghi citati: Filadelfia, Milano, Torino