I "classici,, viennesi

I "classici,, viennesi Concerto Boettcher all'Auditorium I "classici,, viennesi Per II concerto dedicato ad Haydn, Mozart e Beethoven, diretto l'altra sera all'Auditorium della Rai da Wilfried Boettcher, è accorso un pubblico foltissimo che ha riempito la sala in ogni ordine di posti, attratto da tre capolavori dei sommi classici viennesi. Apriva il programma una Sinfonia concertante per oboe, fagotto, violino e violoncello di Haydn, pagina magistrale per la scioltezza del rapporto tra solisti ed orchestra, svolto con una fantasia ed una ricchezza di Idee degne delle migliori sinfonie londinesi di cui quest'opera è contemporanea. Seguiva Il Concerto in do maggiore per flauto, arpa ed orchestra, scritto da Mozart a Parigi durante il viaggio del 1778, per un diplomatico francese, virtuoso di flauto e sua figlia, abile suonatrlce d'arpa. Il Concerto è uno di quel gioielli di stile rococò minutamente cesellati dove I riccioli e le volute Louis XV non sono ancora in¬ sidiate da alcuna minaccia neoclassica: Mozart si fa miniaturista abilissimo, ma esce vittoriosamente dalla convenzione giocando sul timbro del due strumenti, sull'intreccio Inconsueto dei liquidi disegni dell'arpa con le taglienti zufolatine del flauto settecentesco. In queste due opere si sono potute apprezzare, nei ruoli solistici, le prime parti dell'orchestra della Rai che hano disimpegnato con molto onore 1 loro compiti assai impegnativi. A Wilfried Boettcher che possiede ormai una benefica confidenza nei confronti della orchestra va il merito di aver organizzato con mano sicura la concertazione di queste opere, e di aver dato poi una esecuzione particolarmente energica della Prima Sinfonia di Beethoven: il pubblico, che non si stancava di applaudire, ha ottenuto la replica dell'Allegro finale. p. gal.

Persone citate: Beethoven, Haydn, Louis Xv, Mozart, Wilfried Boettcher

Luoghi citati: Parigi