La signora del socialismo di Ferdinando Vegas

La signora del socialismo IL CONVEGNO A MILANO SU ANNA KULISCIOFF La signora del socialismo Milano, dicembre. Si è concluso sabato, dopo tre giornate di intensi lavori, il « Convegno storico internazionale su Anna Kuliscioff », organizzato congiuntamente dalla Fondazione Giacomo Brodolini e dall'Istituto di storia medievale e moderna dell'Università Statale. Vi hanno partecipato, con ampie relazioni o con più brevi comunicazioni, alcuni dei maggiori studiosi del movimento operaio e socialista, italiani e stranieri: fra questi, i francesi Georges Haupt e Madeleine Rebérioux, lo svizzero Vuillemin. Milano non poteva veramente onorare in maniera più degna la memoria di una « milanese », di adozione certo, ma divenuta a pieno titolo cittadina operosa in quello che è stato chiamato il «grande laboratorio» delle esperienze proletarie italiane. Come, in vita, la « signora Anna » era stata al centro di tante vicende del socialismo, dal suo famoso salotto sopra i portici della Galleria, così oggi, a 51 anni dalla scomparsa, ha fornito un ideale punto di raccordo al dibattito storiografico su numerosi e diversi problemi inerenti al socialismo. In questo Convegno, infatti, sono stati sviscerati problemi relativi alla Kuliscioff personalmente, al suo sodalizio politico, oltre che umano, con Filippo Turati, al socialismo riformista italiano, alla fìtta trama di rapporti tra uomini, partiti e gruppi tutti ispirati, in un modo o nell'altro, ad un « movimento internazionale per la sua composizione e il suo spirito ». Come ha detto Haupt, di cui abbiamo appena riferito le parole, in una relazione su « Emigrati e rifugiati: i loro ruoli nella diffusione delle idee socialiste all'epoca della II Internazionale », la Kuliscioff rappresenta il prototipo di una generazione e di un'epoca, quei « portatori di idee » (studenti, esuli politici, lavoratori migranti) per l'Europa, dopo il fallimento della Comune di Parigi e il tramonto della I Internazionale. Dall'iniziale anarchismo, che professava ancora quando conobbe, nel 1877, Andrea Costa, Anna approderà infine ai socialismo marxista: un percorso che è stato attentamente esaminato nella relazione di Arduino Agnelli su « La Kuliscioff e il socialismo internazionale », con particolare cautela circa la « svolta » di Costa. Compagna di Turati dal 1885, la Kuliscioff diventa con lui, ispiratrice ma anche critica, protagonista di quel socialismo italiano che si verrà a mano a mano precisando come riformismo. Su questo argomento, « La Kuliscioff e i problemi del riformismo », ha svolto una densa e articolata relazione Brunello Vigezzi, ordinario di storia moderna all'Università di Milano. Basandosi sul carteggio Turati-Kuliscioff, purtroppo ancora inedito per il primo decennio di questo secolo, che è appunto il decennio del riformismo, il Vigezzi ha compiuto un'attenta disamina del riformismo, inte- so dai due, soprattutto da Anna, come l'unica possibile applicazione in concreto del socialismo marxista in Italia, nelle condizioni storico-sociali dell'epoca. Altri argomenti di grande rilievo sono stati trattati dal De Cleva («La Kuliscioff e la ricerca di una politica estera socialista ») e dal Ventura (« La Kuliscioff e la crisi dello Stato liberale »); mentre il Riosa, anch'egli docente a Milano, di storia contemporanea, in una relazione su « La Kuliscioff e il socialismo milanese », ha riportato il discorso a quell'« ottica milanese » che non vuole ridurre a misura locale, ma solo mettere meglio a fuoco il problema. Un posto cospicuo, nell'insieme dei lavori, ha occupato poi la trattazione del rapporto tra la Kuliscioff e la questione femminile, oggetto di due relazioni, delle professoresse Pieroni Bertolotti e Rebérioux (la seconda estesa al dibattito nella II Internazionale) e di numerosi, vivaci interventi, sempre di parte femminile. Ha chiuso infine i lavori Furio Diaz, ordinario di storia moderna a Pisa, che, tirando le somme del Convegno, ha delineato le prospettive della storiografia sul movimento operaio, sotto un rigoroso profilo metodologico, ammonendo a guardarsi, proprio in questo campo di studi, dagli schematismi. Ferdinando Vegas Anna Kuliscioff

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano, Pisa