Militari prendono il posto dei ferrovieri in sciopero di Giancarlo Fossi

Militari prendono il posto dei ferrovieri in sciopero Le agitazioni degli "autonomi,, Militari prendono il posto dei ferrovieri in sciopero Piani d'emergenza anche per poste, monopoli, finanziari - Scuole: oggi decisione Roma, 20 dicembre. Il governo sta preparando «piani di emergenza» per limitare le conseguenze degli scioperi già decisi o previsti dai sindacati autonomi dei pubblici dipendenti nelle ferrovie, nelle poste e nei telegrafi, nell'amministrazione finanziaria e in quella scolastica, nei monopoli. Gli «autonomi» contestano l'accordo concluso nei giorni scorsi tra il governo e le organizzazioni confederali, sostenendo in linea generale la concessione di un miglioramento economico mensile di almeno 100 mila lire. Sollecitano patti integrativi, che in breve tempo esalterebbero la «giungla retributiva», determinando ulteriori sperequazioni nei diversi settori e fra le varie categorie. Un primo provvedimento è stato preso oggi dal ministro dei Trasporti Ruffini in relazione all'astensione indetta dalla Federazione dei sindacati autonomi dei ferrovieri dalle ore ventuno di domani alle ventuno del 23 dicembre sull'intera rete siciliana. Il ministro, d'intesa con le autorità militari, ha messo a disposizione del compartimento ferroviario di Palermo il battaglione genio ferrovieri, normalmente impiegato sulla linea Chivasso-Aosta, «al fine di ridurre — precisa un comunicato ministeriale — il disagio dei viaggiatori ed in particolare dei lavoratori e degli emigranti che rientrano dall'estero e dal Nord per trascorrere in famiglia le festività natalizie». Per il prevedibile incremento del traffico turistico su questa linea, le ferrovie garantiranno un adeguato servizio di trasporto sostitutivo su strada. Temendo una certa partecipazione allo sciopero da parte degli addetti ai passaggi a livello, il ministero dei Trasporti ha raccomandato agli automobilisti di prestare la massima attenzione negli attraversamenti, anche se localmente si ricorrerà all'utilizzazione straordinaria di personale per ridurre i relativi pericoli e rischi. Altre misure più estese saranno adottate al fine di contenere gli effetti dello sciopero indetto dai ferrovieri autonomi in tutta Italia dalle ore ventuno del 29 dicembre alle ventuno del 2 gennaio, con una serie di articolazioni per categorie (macchinisti e aiuto macchinisti, addetti al movimento e alle stazioni, impiegati delle biglietterie e degli uffici). Mentre si riapre, così, la polemica sulla tollerabilità di «scioperi selvaggi» in settori di notevole interesse pubblico, i sindacati confederali dei ferrovieri (Cgil, Cisl, TJil) hanno esortato i ferrovieri siciliani a non aderire all'agitazione. «I dirigenti della Fisafs — rilevano i sindacati confederali — cercano di gettarli nuovamente allo sbaraglio in una lotta irresponsabile, velleitaria e quindi senza sbocchi positivi. Per i modi e i tempi che essi hanno scelto per voi, questi nuovi scioperi vi porterebbero a scagliarvi contro i vostri stessi compagni di lavoro e contro i vostri fratelli che proprio in questi giorni tornano alle loro case dai lontani Paesi ove sono stati costretti ad emigrare per guadagnarsi il pane». Sottolineata la consistenza dei benefici contenuti nell'accordo, l'appello ai ferrovieri così conclude: «Respingete il tentativo della Fisafs di trasformarvi in cavie ii un disastroso esperimento che vuole dividervi da altri lavoratori e compromettere le possibilità di portare avanti costruttivamente la lotta per il rinnovo del contratto». Alla vigilia dell'incontro fissato per domani con il ministro della Pubblica Istruzione Malfatti, il consiglio generale dello Snals (Federazione di sindacati autonomi della scuola) ha rinviato di ventiquattr'ore ogni decisione. Comunque, se il risultato del colloquio sarà negativo, lo Snals — che ha largo seguito soprattutto nella scuola secondaria e media — potrebbe decidere la sospensione delle lezioni a tempo indetermina¬ to o una serie di astensioni articolate, oltre alle dimissioni dei propri rappresentanti dai consigli di istituto e la non partecipazione alle elezioni dei consigli provinciali e distrettuali. Il ministro Malfatti ha esaminato oggi i punti più importanti della vertenza contrattuale con i sindacati confederali, con particolare riferimento a quelli normativi. Come il «precariato» nella scuola materna, elementare, e in quella media e secondaria. I sindacati hanno chiesto che il nuovo contratto sia completato entro gennaio, Malfatti ha dato concrete assicurazioni. Riferendosi al blocco degli scrutini minacciato dagli autonomi, il segretario generale della Federscuola Cisl Zanin ha dichiarato che «il blocco non interessa nessuno: per gli studenti significherà feste natalizie più tranquille e qualche regalino, per i genitori una preoccupazione in meno». L'andamento delle vertenze (oggi hanno scioperato per quattro ore gli autoferrotranvieri) sarà valutato domani dalla segreteria unitaria della federazione Cgil - Cisl - TJil insieme con i risultati degli incontri avuti finora con il governo. Si discuterà anche della proposta avanzata dalla maggioranza della TJil per un piano di risanamento dell'economia nel 1977. Una delegazione della «triplice», affronterà con il ministro delle Finanze, Pandolfi, il complesso problema dei fisco, proponendosi di ottenere chiarimenti sulle intenzioni del governo in materia tributaria a breve e medio termine. Ed ancora domani la federazione Cgil Cisl - TJil esaminerà la situazione economica e sindacale con i rappresentanti dei partiti dell'arco democratico. Giancarlo Fossi

Persone citate: Pandolfi, Ruffini, Zanin

Luoghi citati: Italia, Palermo, Roma