Oriol è ancora vivo: i rapitori cercano di negoziare il rilascio di Mimmo Candito

Oriol è ancora vivo: i rapitori cercano di negoziare il rilascio Nuovo messaggio a Madrid dopo l'ultimatum scaduto Oriol è ancora vivo: i rapitori cercano di negoziare il rilascio (Dal nostro inviato speciale) Madrid, 18 dicembre. Antonio Maria de Oriol y Urquijo dovrebbe essere ancora vivo, un suo messaggio autografo è stato fatto pervenire questa sera al quotidiano Informaciones. A venti ore dalla scadenza dell'ultimatum con cui si minacciava la morte del rapito, il Grapo « annulla la decisione di passare per le armi il prigioniero », il sequestro continua come garanzia che il governo mantenga la promessa di amnistia. Non si parla ancora di rilascio e di libertà, ma a questo punto un « armistizio » è in atto: una soluzione positiva non è più difficile, il Grapo ha ceduto. Si era al limite della tragedia, l'ultimo messaggio dei rapitori era di questa notte: il Grapo comunicava che l'ultimatum veniva anticipato di un'ora, e che le condizioni per il rilascio di Oriol erano mutate: ora si chiedeva che il governo annunciasse pubblicamente — prima delle ore 23 di ieri — una prossima amnistia generale. Veniva respinta ogni lìoposta dì negoziato e l'offerta di un salvacondotto per l'estero. Alle 22,56, il ministro degli Interni faceva sospendere i programmi radiotelevisivi e annunciava dai microfoni dell'emittente di Stato che il governo non può accettare ricatti; aggiungeva che era intenzione dell'esecutivo fare « un uso generoso della clemenza, per sanare vecchie e profonde ferite », ma nessun governo può accettare di cedere alla forza. Il tono era austero e solenne, il ministro Martin Villa ripeteva che si era fatto ogni sforzo per entrare in contatto con il Grapo. « Ma in nessun momento si erano incontrati interlocutori validi ». L'assassinio del seiior Oriol sarebbe ricaduto soltanto sui colpevoli. A mezzanotte e tre minuti, una voce anonima telefona- . ? ù e e e ) i a e n , i ve. al giornale El Pais e diceva soltanto: « Abbiamo appena giustiziato il signor Oriol ». Poi basta. Sembrava la chiusura più brutta — e più temuta — di questa storia, il rischio di una spaventosa vendetta del terrorismo fascista diventava una drammatica possibilità per tutta | la notte. Ieri c'erano stati lunghi colloqui tra i capi militari e il presidente del governo, anche il re aveva concesso udienza ai più alti ufficiali del Regno. Il corso politico della transizione spagnola sembra ormai escludere la fattibilità del golpe, ma il controllo dell'ordine pubblico è elemento essenziale di stabilizzazione. La tensione durava alcune ore, poi veniva comunicato ufficiosamente che il tentativo di negoziato tra governo e Grapo era ripreso: i due avvocati spagnoli partiti al mattino di venerdì per Parigi, e nella sera rispediti indietro dalle autorità francesi, erano nuovamente in volo verso la Francia; avevano tutti i permessi necessari, nella capitale transalpina avrebbero atteso che qualcuno stabilisse un contatto con loro. A Parigi, secondo quanto avrebbe detto un « grapista » detenuto a Carabanchel, c'è un potente «Rodriguez»: la trattativa potrebbe cominciare da lì. Si torna allora al problema della reale natura politica di questa formazione estremista semisconosciuta, o meglio agli ambigui interessi che sembrano manovrare le azioni del Grapo: gli interventi e le infiltrazioni dei servizi segreti internazionali nella vita politica spagnola sono stati documentati più volte, dai tempi di Franco ad oggi. Una lettura dei messaggi del Grapo affidata ad uno studioso di struttura linguistica rivela che l'uso di alcune parole e di determinate costruzioni sintattiche appartiene ad un estensore non spagnolo, «probabilmente un italiano». Il rapimento si configura sempre più chiaramente come un complotto di vasta natura e di non equivoca paternità; stasera sono stati arrestati un ex agente della Pide portoghese e sua moglie. Con il messaggio e la lettera di questa sera, la disponibilità a salvare la vita del prigioniero appare una base di possibile negoziato. Se quanto riferisce il Grapo corrisponde a un impegno reale, si può affermare che la serenità del governo ha prevalso sui rischi di un irrigidimento. Ma è soprattutto da ritenere che la volontà del gruppo terrorista non fosse di muovere un attacco a fondo alla quasi-democrazia spagnola, con l'apertura di uno spazio di manovra al terrorismo franchista. Mimmo Candito |

Persone citate: Antonio Maria De Oriol, Martin Villa, Rodriguez, Urquijo

Luoghi citati: Francia, Madrid, Parigi