Franz Klammer come previsto vince anche la seconda libera di Giorgio Viglino

Franz Klammer come previsto vince anche la seconda libera In Val Gardena Herbert Plank è soltanto settimo Franz Klammer come previsto vince anche la seconda libera (Dal nostro inviato speciale) S. Cristina, 18 dicembre. Non c'era molto da sforzarsi nell'immaginare che Franz Klammer avrebbe rivinto anche oggi e, vedendo dal mattino quella nevetta insistente a rendere meno scorrevole la pista, escludere dai primissimi i numeri bassi di partenza e tutti i non scivolatori. Il copione è stato rispettato parola per parola, cioè discesa per discesa, e alla fine ci troviamo con un ordine d'arrivo che lascia a protagonisti soltanto austriaci e svizzeri, diversamente assortiti dal primo giorno, con Haker eliminato per caduta e Plank retrocesso di molto, dal bel secondo al mediocre settimo posto. Comunque, per la nostra squadra di discesa, la vera posta negativa non è certo il regresso di Plank o i piazzamenti troppo lontani degli altri. Elio Presazzi, ventenne di Caspoggio, è uscito con la schiena a pezzi da una brutta caduta avvenuta sull'ultima stradina dove ieri Russi se l'era cavata per miracolo. E' una caduta dovuta a stanchezza, perché lo sciatore non ha nemmeno tentato di anticipare il passaggio, ma si è lasciato portare dallo slancio uscendo con gli sci in bandiera pronto a rovesciarsi sulla schiena. E questo è accaduto: atterrando si è fratturato tre vertebre al primo impatto per poi rotolare drammaticamente fino in fondo alla pista. Si è messo a sedere, poi ha cercato di alzarsi in piedi e si è afflosciato come un fantoccio. L'attività è interrotta per quest'anno ed è facile comprendere come ci siano grossi problemi per la carriera futura. Gli incidenti possono succedere in discesa e con le caratteristiche delle piste moderne ogni botta può procurare lesioni gravi. Ieri nello stesso punto è caduto Winkler, e oggi al via non c'era. Eppure se per il ruzzolone dell'austriaco la causa era da ricercare in un impegno strenuo, per questo di oggi ha gioco la stanchezza soltanto, la desuetudine a tre chilometri e mezzo di pista percorsi a cento all'ora senza un minimo allenamento specifico. Presazzi e Confortola sono stati buttati in gara un poco in vista delle combinate di gennaio, ma anche perché vengono considerati di seconda scelta, il primo per i risultati finora non troppo brillanti, Il secondo per certe sue idee politiche progressiste che poco si accordano con l'atmosfera generale di squadra. Le valutazioni tecniche possono essere anche giuste, quelle Individuali senz'altro meno. Comunque è immorale oltre che stupido dilapidare II capitale atleti giocando sull'improvvisazione e non curandosi del rischio. Presazzi stava scendendo bene, probabilmente sarebbe finito vicino a Plank, in mezzo agli austriaci della nuova leva, quindi ai suol rivali naturali; era ragazzo di talento indirizzato In modo sbagliato verso gli slalom e che adesso paga l'avventatezza di altri. Il quadro azzurro comprende oggi la seconda caduta di Antonioli — nuovamente guai con gli attacchi —, un posto lontano in classifica per Rolly Thoeni, sempre più spento e forse alle prese con problemi di sci, una discreta rimonta del giovane Giardini, che ha guadagnato un secondo rispetto al giorno precedente su una pista mediamente più lenta di tre secondi per tutti. Dalmasso ha progredito un poco, statico Tach, prudentemente non impegnato Confortola. Gli austriaci hanno nuovamente stravinto. Klammer ha vinto la gara, dopo un errore nella parte alta, grazie alla determinazione dimostrata proprio su quest'ultimo passaggio della strada: ha schiacciato dentro tirando lungo il bordo-pista incurante del fondo smosso che gli apriva gli sci. Ha la fiducia per far tutto al meglio e ovviamente ci riesce. Di lì a un bel po', Sepp Walcher, talento inespresso del discesismo austriaco, rischiava di appaiarlo e magari batterlo sul filo dei centesimi, ma mancava di determinazione proprio in quel passaggio, cosi come aveva avuto esitazioni Russi, memore del rischio corso il giorno prima. Dei nove atleti austriaci in gara, otto sono compresi fra i primi quindici, e il nono, Steiner, è diciottesimo soltanto per punizione di pista. Gli svizzeri reggono bene il confronto a distanza oltre che con Russi con Tresch, sempre più bravo — oggi è quinto —, con i fratelli Berthod, quest'oggi il giovane Martin davanti a René. Manca dall'elenco Philip Roux, rimasto vittima di un grave infortunio: lo sforzo fatto per mantenere l'equilibrio gli ha procurato una distorsione. Sempre più lontani sono i canadesi. In mezzo agli altri estraggo Andreas Wenzel, primo atleta del Liechtenstein a cimentarsi In discesa Ubera. Ce lo troveremo a dar noia nelle prossime combinate che contano per la Coppa. Proprio questa Coppa che oggi ha episodicamente in testa Franz Klammer e va verso il completamento del primo ciclo. Domani a Madonna di Campiglio si disputa il primo slalom speciale con Stenmark, Gros, Thoeni, i protagonisti della gara a tappe, e gli azzurri tutti In veste di favoriti. Giorgio Viglino

Luoghi citati: Campiglio, Caspoggio