Servizio televisivo e stampa devono evitare ogni degenerazione settaria

Servizio televisivo e stampa devono evitare ogni degenerazione settaria Servizio televisivo e stampa devono evitare ogni degenerazione settaria Così l'on. Bodrato nel convegno de sull'informazione - L'on. Picchioni contro la Rai lottizzata - Arnaud conferma l'impegno per la riforma dell'editorìa SI è svolto ieri il convegno «L'informazione come strumento di democrazia», organizzato dalle segreterie democristiane regionale e provinciale per la stampa e dal gruppo di impegno politico della Rai. Sull'Importanza dell'informazione ha parlato l'onorevole Bodrato. «Può rendere possìbile — ha detto — un'effettiva partecipazione dei cittadini alla vita della società democratica; ma, all'opposto, può anche diventare mezzo di conformismo o di repressione». Dopo avere Insistito sul diritto del singolo a esprimere il proprio pensiero e del cittadini ad essere Informati sulla realtà, ha affermato: «Pluralismo autentico slgntflca dialogo tra diverse posizioni culturali in termini critici, mentre è da respingere la soluzione delle lottizzazioni. Il servizio pubblico radiotelevisivo deve cogliere il vero significato del pluralismo evitando una degenerazione settaria e la stampa quotidiana o periodica deve difendere la pluralità delle testate, come premessa per un'informazione democratica che dia spazio a tutte le voci». L'on. Picchioni ha affrontato il problema della Rai-tv, a un anno dalla riforma: «Era necessaria e urgente, ma è stata progettata affidandosi a soluzioni tecniche e politiche inadeguate. Ha provocato alcune positive innovazioni (tematiche, linguaggio, forme di comunicazione ), ma non ha com¬ pensato il deterioramento della capacità di presa sul pubblico e della concorrenzialità con radio e tv libere». Dopo avere sottolineato «il risultato di appiattimento della cultura anziché un dialogo di partecipazione — ha detto —: Bisogna recuperare il privilegio del cittadino a riconoscersi e ad agire in base alla conoscenza acquisita». Geraci, del gruppo d'Impegno politico della Rai, ha Insistito sul decentramento e sulle garanzie affinché «una cospicua percentuale dei programmi sia affidata alle sedi regionali». Chiosso si è soffermato sui problemi gravi della stampa locale, che è sia «strumento di partecipazione del cittadini» sia «scuola di formazione professionale per molti giornalisti». E' un momento di libertà sul quale pesano la mancanza di pubblicità, l'incidenza delle tariffe postali e telefoniche». L'on. Arnaud ha assicurato l'impegno prioritario del Governo per una riforma dell'editoria che «salvaguardi la libertà di stampa e quindi il diritto del cittadino ad essere informato. La riforma sarà utile — ha sottolineato — se garantirà un effettivo pluralismo informativo che investe la diversità delle proprietà, la valortzzazione dei corpi redazionali, ma anche la professionalità del singoli operatori, liberi da censure o condizionamenti all'interno dell'Impresa giornalistica». Il convegno è stato concluso dal senatore Sarti, che presiedeva il dibattito, con l'impegno «a difendere le ragioni del pluralismo contro l'arroganza del terrorismo Ideologico».

Persone citate: Bodrato, Chiosso, Geraci, Picchioni, Sarti