Due bombe molotov in un bar ustionano una giovane cliente

Due bombe molotov in un bar ustionano una giovane cliente Lanciate da teppisti con il volto coperto Due bombe molotov in un bar ustionano una giovane cliente In corso Re Umberto - La donna, investita dalla vampata, è ricoverata in grave stato - La barista: "Perché lo hanno fatto?" Terrore ieri mattina al bar Cetti di corso Re Umberto 13. Teppisti hanno scagliato contro la vetrina due molotov, le bottiglie hanno frantumato il cristallo e sono esplose devastando un angolo dell'interno. Una cliente, Carla Bogliano, 29 anni, abitante al numero 11 del corso, è stata ustionata al volto, alle gambe ed alla mano destra. Ricoverata al centro traumatologico, guarirà In un mese e mezzo. I criminali sono riusciti a fuggire, Inutili finora gli sforzi della squadra politica, della questura e del carabinieri per Identificarli. Ore 9,30. Nel piccolo locale c'è la titolare, Damiana Rocco, 48 anni, il barista Luigi Calabrlce, 28 anni, e la Bogliano. Accanto al « juke-box » una coppia di giovani sta consumando in piedi la colazione ascoltando musica. «Ho servito alla signora Bogliano un caffè — racconta la proprietaria — poi mi sono seduta alla cassa. Ho guardato fuori, ho scorto tre ragazzi attraversare di corsa il controvlale, dirigersi verso il bar. Vestivano giubbotti grigi, avevano i volti semlcoperti da sciarpe colorate. Ho fatto in tempo a notare che avevano un involto di giornali, dalla carta spuntavano i colli di due bottiglie ». Gli sconosciuti si fermano davanti alla vetrina, disfano 11 pacco, ne tirano il contenuto contro il cristallo. Rumore di vetri In frantumi, un'esplosione, una fiammata che avvolge subito sedie e tavolini. Il panico dilaga. Damiana Rocco urlando « Le bombe, le bombe », cerca scampo sul marciapiede, Luigi Calabrlce, superato lo choc, si dà da fare per spegnere l'incendio che si allar- ga nell'angusto locale. I due giovani vicini al « Juke-box » fuggono terrorizzati, nessuno li vede allontanarsi. Nel bar resta Carla Bogliano. Si torce sul pavimento accanto al bancone, geme: « Sono bruciata dappertutto, aiutatemi ». Viene portata al S. Giovanni e di qui, dopo le prime cure, al Cto. E' grave. I malviventi, approfittando della confusione, si sono dileguati indisturbati. « Non capisco perché abbiano preso di mira il mio locale — afferma Damiana Rocco — non mi interesso di politica, qui non si danno convegno estremisti, né di destra né di sinistra ». L'attentato è avvenuto mentre, a poche centinaia di metri, In piazza Solferino, si radunava un corteo di studenti per protestare contro 1 fatti di Brescia. Gli inquirenti non escludono che le bombe molotov siano state fatte esplodere proprio per disturbare la manifestazione o per scatenare una guerriglia tra i pa- | clfici dimostranti e la polizia. I Non viene comunque neppure trascurata l'ipotesi che l'azione sia opera del racket che taglieggia 1 commercianti. * Rissa tra studenti attorno alle 12,30 su un pullman della linea 56: alcune pietre e colpi di manganello hanno danneggiato due cristalli del torpedone. Alla fermata di piazza Vittorio sono saliti tre ragazzi, allo stop successivo, in via Po, sono stati raggiunti da un gruppo di coetanei che urlando « Abbasso i fascisti » 11 hanno aggrediti. Lo scontro è durato qualche minuto, in piazza Castello 11 conducente ha bloccato il bus. Gli aggressori sono discesi, poi hanno cercato di tornare sul pullman. L'autista ha bloccato le portiere, i teppisti hanno tempestato con manganelli e pietre 1 finestrini. Sono scappati prima dell'arrivo delle Volanti. Sul torpedone gli agenti hanno trovato bastoni ed un coltello. I tre studenti picchiati sono Gian Luigi Correale, 17 anni, Giovanni Lupo ed Aldo Ponzetti La proprietaria del locale Damiana Rocco e il barista

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