Stiamo vivendo nell'anno 1984

Stiamo vivendo nell'anno 1984 Un fisico inglese ha ricostruito il calendario dalla nascita di Cristo Stiamo vivendo nell'anno 1984 S'avvicina l'anniversario della natività di Cristo. Credenti e no si sono chiesti attraverso i secoli se l'evento avvenne come i Vangeli raccontano e se la numerazione degli anni successivi sia corretta. A tale seconda domanda si può dare risposta certamente negativa. A quanto pare Dionysius Exiguus, colto monaco romano, commise un errore, anzi diversi errori quando nell'anno 525 stabilì l'origine del calendario da allora utilizzato in modo che l'Anno Domini corrispondesse a quello della nascita di Gesù. Quell'anno era il 754 ab Urbe condita, secondo i conti fatti da Varrone. Ma purtroppo Exiguus dimenticò l'anno zero che sarebbe dovuto cadere fra l'anno 1 prima di Cristo e l'I dopo Cristo. Per di più, egli non tenne conto dei quattro anni durante i quali l'imperatore Augusto regnò sotto il proprio nome di Ottaviano. Exiguus si sbagliò dunque di almeno cinque anni. Ma allora, come possiamo ricostruire la data precisa di quella nascita che decise l'evoluzione successiva dell'umanità? Un fisico dell'università di Sheffield in Inghilterra, David W. Hughes, sulla base di considerazioni a- stronomiche e storiche afferma che Gesù Cristo nacque probabilmente intorno al mese di ottobre dell'anno che oggi siamo abituati ad indicare come il 7° prima di Cristo. Al capo II del Vangelo secondo Matteo (nella traduzione si Niccolò Tommaseo) si legge: «Nato Gesù in Betlemme di Giudea, a tempo di Erode re, ecco savi d'Oriente vennero in Gerusalemme, dicendo: "Dov'è il nato re de' Giudei? Che abbiamo visto la stella sua nell'Oriente, e siam venuti a inchinarcegli". Or, udendo, Erode il re si turbò, e tutta Gerusalemme con esso. E, adunando tutti i primi sacerdoti e scribi del popolo, ricercò da essi dove sia per nascere il Cristo. E essi dissero: "In Betlemme di Giudea. Che così scritto è dal profeta: 'E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei già la minima tra i capi di Giuda, che di te uscirà duce il quale pascerà il popolo mio, Israele' ". Allora Erode, di nascosto chiamati i savi, accertò da essi il tempo della stella apparita; e, invitatili a Betlemme, disse: "Andate, e accuratamente informatevi del bambino; e trovato, annunziatemelo, che anch'io venga e m'inchini a lui". Ed essi, sentito il re, s'avviarono. Ed ecco, la stella, che avean vista nell'Oriente, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra dove era il bambino. E, vedendo la stella, gioirono di gioia grande molto. E venuti nella dimora trovarono il bambino con Maria madre sua; e s'inchinarono prostrati a lui; e, aperti i loro ripostigli, gli offrirono doni, oro e incenso e mirra. E, avvertiti in sogno di non ritornare a Erode, per altra via ne partirono al luogo loro». Le argomentazioni di Hughes sono le seguenti: A Gesù nacque quando Erode era re. Secondo lo storico Flavius Josephus, Erode morì pochi giorni dopo l'eclisse di luna visibile da Gerico, che dev'essere quella verificatasi nella notte fra il 13 e il 14 marzo dell'anno 4 prima di Cristo. A Dal momento che i Magi non tornarono a Gerusalemme, ma ripresero il cammino verso l'Oriente, Erode dette ordine di uccidere tutti i bimbi inferiori ai due anni. Quindi Gesù non poteva avere più di due anni nell'anno 4 dell'età antica. La testimonial!-| za di Luca nel capo II del suo Vangelo confermerebbe la pos- \ sibilila che la natività abbia avuto luogo nell'anno 6. A La Natività viene celebrata in tutto il mondo il 25 dicembre, Ma questa data è entrata in uso soltanto nell'anno 336. Sempre secondo Luca, al tempo della natività i pa-\stori dormivano all'addiaccio, e dunque la stagione doveva essere più clemente di quella invernale. A La comparsa della stella di Betlemme deve essere stato fenomeno abbastanza prolungato nel tempo, dal momento che essa «precedeva» il cammino dei Magi e «si fermò» su Betlemme. A / Magi erano abili astrologi, al corrente di eventi celesti occorsi nei precedenti 4000 anni. Essi potevano aver previsto la tripla congiunzione di Saturno e di Giove, nella costellazione dei Pesci, che avvenne il 29 settembre dell'anno 7 prima di Cristo (secondo la convenzione accettata). A Tale tripla congiunzione costituì evento celeste facilmente visibile ad occhio nudo e tale da stimolare la fan- 1 tasia a considerarlo messaggio \ di portento. \ Naturalmente il fisico Hu ghes esamina criticamente molti altri dati astronomici e testimonianze storiche, cercando di stabilire quale delle diverse eventualità sembra la più probabile. Egli conclude che la stella di Betlemme corrispose alla tripla \ congiunzione di Saturno e Gio ve: il Cristo dovrebbe quindi essere nato all'inizio dell'autunno dell'anno che noi siamo abituati a chiamare 7 prima della sua nascita, secondo il calendario correntemente usato. Non sono certamente competente per giudicare la validità della tesi di Hughes. Ma, essendo essa presentata sulla rivista scientifica Nature di' Londra, potrebbe facilmente sfuggire a storici e cristologi, ed anche a un più vasto pubblico. . In questi giorni natalizi, la teoria di Hughes potrà destare colte discussioni. Essa ci potrà stimolare a stare bene all'erta: se le cose stanno così, Tanno venturo non sarebbe il 1977 ma il 1984. Andrei Amalrik che nel 1970 scriveva il libro «L'Unione Sovietica sopravviverà fino al 1984?», è oggi convìnto di sì. Ma non possiamo dimenticare le tragiche profezie orwelliane. A. Buzzati-Traverso