La vicenda dello scolaro che ha «tradito» i banditi

La vicenda dello scolaro che ha «tradito» i banditi Nel tema i particolari di due omicidi La vicenda dello scolaro che ha «tradito» i banditi (Dal nostro corrispondente) L'Aquila, 16 dicembre. (g. c.) Nel fascicolo sulla sanguinosa rapina del 9 dicembre ad Avezzano, dove furono uccisi, in una gioielleria di corso Libertà, Ulisse Salucci, 28 anni, e il rappresentante di preziosi Antonio Acquari, 42 anni, di Pescara, c'è un documento fuori dell'ordinario: il tema di Gennaro Salucci, 11 anni, alunno della quarta elementare di Avezzano. Nel tema il bambino descrive alcuni particolari della rapina, parla di armi e di maschere. Sono i brani di una conversazione tra la sorella, Giuseppina, 22 anni, e un'altra persona, conversazione avvenuta presente il bambino. La maestra della quarta aveva dato un tema sul tragi co fatto che ha sconvolto la - cittadina abruzzese: nel componimento i piccoli dovevano riportare le proprie impressioni su quanto avevano udito dai genitori, dalla radio e dalla televisione sulla rapina alla gioielleria Salucci, durante la quale tre uomini con passa- I montagna hanno sparato uccidendo senza esitazione due persone. Tutti i bambini hanno scritto qualcosa, ma Gennaro ha scritto di più, tanto da insospettire l'insegnante che, dopo aver saputo che si trattava del fratellino di Giuseppina Salucci, la donna di uno degli arrestati, ha avvertito il direttore didattico. Da quel momento del tema di Gennaro si è interessata la polizia, che ha interrogato il bambino ed ha potuto risalire fino all'origine della singolare testimonianza. Gli elementi descritti nel componimento non hanno portato all'arresto dei banditi (quattro persone erano già in carcere per duplice omicìdio, tentata rapina, violenza privata, furto di automobile e porto abusivo d'armi da guerra), ma sono serriti da conferma alle supposizioni della polizia. Lo scritto è stato acquisito agli atti nell'inchiesta e sarà portato all'attenzione del giudice istruttore. Ma il legame tra Gennaro, ignaro di tutto, sua sorella Giuseppina e Angelo Ferreri, uno degli arrestati, è abbastanza saldo. In un attimo di debolezza, prima della rapina, il Ferreri aveva c onfidato alla ragazza che ci sarebbe stato qualcosa di grosso. Giuseppina, interrogata in seguito dalla polizia, ha fornito degli elementi utili alle indagini, confermati dal tema del fratellino. E così anche un bambino di quarta elementare, o meglio il suo tema, entra nel meccanismo giudiziario e nel segreto istruttorio che copre il contenuto del componimento.

Persone citate: Angelo Ferreri, Antonio Acquari, Ferreri, Gennaro Salucci, Giuseppina Salucci, Salucci, Ulisse Salucci

Luoghi citati: Avezzano, L'aquila, Pescara