Barazzutti contro Fillol nel primo "singolare,,

Barazzutti contro Fillol nel primo "singolare,,Barazzutti contro Fillol nel primo "singolare,, (Dal nostro inviato speciale) Santiago, 15 dicembre. « Sport sì, politica no », ha declamato con enfasi Juan Carlos Esgues, presidente della Federazione tennis cilena, porgendo il saluto in occasione del sorteggio degli incontri che danno inizio alla speculazione politica sull'avvenimento. Vestito da hidalgo con tanto di panciotto sul completo crema a fare da contrasto con carnagione e capelli scuri, con un eloquio ridondante di iperboli, con una aggettivazione stracarica, Esgues ha tenuto un vero e proprio comizio sull'importanza della manifestazione, sul valore della presenza a Santiago dei massimi esponenti del tennis mondiale, come gli inglesi Derek Hardwink. presidente della Federazione Internazionale, e David Gray, il giornalista che dallo scorso mese di agosto è divenuto segretario dell'organismo internazionale. Esgues ha proseguito dicendo che il Cile vuole dare prova di massima efficienza organizzativa e ci sarà il massimo sforzo perché ognuno senfa come a casa propria, specie la squadra italiana che « ha offerto in tutto II mondo una sinfonia del tennis ». Paolo Galganl, presidente della Federazione tennis italiana, arrivato dopo un travagliato volo dall'Italia solo due ore prima del sorteggio, masticava amaro mentre parlava il collega cileno, ma quando è stato il suo turno ha replicato in maniera cortese ma ferma e stringata: « Siamo qui per giocare la finale solo per una precisa scelta sportiva, ma rigorosamente entro questi limiti vogliamo restare ». Poi il sorteggio effettuato estraendo da una piccola botticella, di quelle che si usano per i vini prelibati, delle palline da ping-pong su cui erano stati scritti dei numeri. Panatta era il numero 1, Fillol il 2, Barazzutti il 3 e Cornejo il 4. La prima pallina uscita era quella di Fillol, poi quella di Barazzutti che pertanto, come si augurava II capitano cileno Lucho Ayala, avranno il compito di aprire la finalissima alle ore 12,30 (16,30 italiane) di venerdì. Seguirà Panatta-Cornelo. Sabato, a partire dalle ore 15,30 (19,30 italiane), il doppio. Per l'Italia giocheranno Panatta e Bertolucci, mentre la consueta formazione cilena Fillol - Cornejo potrebbe essere variata, a nostro avviso, in extremis secondo l'esito dei risultati della prima giornata. Fillol anche nell'allenamento di Ieri pomeriggio, infatti, ha dimostrato di non giocare con la consueta scioltezza di movimen- to. Lo strappo rimediato alla parte destra dello stomaco gli impedisce di giocare disinvoltamente di rovescio e di servire con la consueta precisione e forza. Probabilmente venerdì gli verrà praticata qualche puntura antidolorifica e poi I tecnici cileni, secondo l'esito del primo singolare, decideranno. Nella giornata di chiusura Panatta affronterà Fillol e poi Barazzutti giocherà contro Cornejo. Il limite massimo di visibilità è fissato per le ore 20 (24 italiane). • E' un sorteggio che ci soddisfa abbastanza — dice II direttore tecnico Mario Belardinelli —. Adriano ha dimostrato di soffrire il caldo meno di Corrado e pertanto è preferibile che nella terza giornata Barazzutti chiuda la serie delle partite. Sia a Bucarest che a Mestre contro la Romania, Corrado risentì In maniera determinante e negativa del caldo. In assoluto, sarebbe stato meglio che Corrado avesse giocato anche il primo giorno il secondo incontro. Ma non c'è da preoccuparsi molto, sarà un incontro duro e combattuto come tutti quelli di Coppa Davis ». — Anche Panatta? « Sì, anche Adriano. Il primo giorno che sono arrivato l'ho trovato molto nervoso ed aggressivo, ero davvero preoccupato. Però nei due giorni successivi tutto è cambiato. Adriano si è concentrato di più, ha ritrovato serenità e tranquillità e negli ultimi allenamenti ha dimostrato di avere raggiunto Io smalto necessario per un Impegno di Coppa Davis difficile come questa finale ». Al sorteggio, svoltosi nel lussuoso club Palestlno, ritrovo della comunità araba cilena alla periferìa della città, hanno presenziato non meno di cinquecento persone in un autentico bailamme di giornalisti, fotografi, cineoperatori che non volevano perdere nessuna immagine delle due squadre schierate attorno alla Coppa Davis. La squadra Italiana era con la consueta divisa blu pantaloni beige, mentre la squadra cilena aveva giacca nocciola e pantaloni blu. Oltre ai dirìgenti del club ospitante, era presente alla cerimonia Il presidente del Comitato Olimpico cileno Armando Gellona, che l'hidaldo Esgues non si è stancato di lodare per l'aiuto dato alla Federazione tennistica cilena per l'effettuazione di questa finale di Coppa Davis. r. c.

Luoghi citati: Bucarest, Cile, Italia, Romania, Santiago