Anche al Politecnico bilancio in rosso: il rettore chiede aiuto

Anche al Politecnico bilancio in rosso: il rettore chiede aiuto I costi sono aumentati più delle entrate Anche al Politecnico bilancio in rosso: il rettore chiede aiuto Accademici, sindacalisti, politici, per iniziative a breve termine: "La più colpita è la ricerca di base, compito essenziale dell'Università" E' possibile arrestare la disgregazione di Politecnico ed Università? A lanciare un « s.o.s. » è stato questa volta' il Politecnico: chiede il parere e l'intervento di accademici, sindacalisti, politici per iniziative a breve termine. Dice il rettore prof. Rigamontl: « Il nostro bilancio si era mantenuto in buone condizioni fino al '74. Dallo scorso anno non è più stato possibile mantenere il pareggio se non mettendo in preventivo l'utilizzo degli avanzi precedenti ». Il prof. Rigamonti lascia la parola alle cifre, confrontando i consuntivi del '68-69 e del '74-75 con il preventivo del '76-77. Lo entrate correnti sono passate da 1333 milioni a 3088 ed a 3141 milioni. « Appare evidente l'esiguità dell'aumento fra i due ultimi bilanci, soprattutto se si considera il parallelo rincaro dei costi ». Prosegue: « Il contributo ministeriale è andato diminuendo fino al '74, poi dietro le nostre pressanti insistenze che mettevano in luce la particolare posizione del Politecnico (due facoltà e nove corsi di laurea, oltre 12 mila iscritti con la grande maggioranza degli insegnamenti a carattere scientifico e conseguente necessità di laboratori didattici e dt ricerca) si è riusciti ad ottenere un sensibile aumento. L'incidenza del contributo sulle entrate che era sceso dal 29,9 per cento al 25, si prevede risalirà nel corrente anno al 38 per cento ». Il Politecnico, benché in situazione critica, può reputarsi fortunato rispetto ad altri Atenei grazie alle prestazioni a pagamento che incidono sul totale delle entrate per il 13 per cento: « Rtusciamo ad auto finanziarci, è un indice della nostra vitalità ». Ma non è possibile andare avanti così all'infinito. iiniiiiiiiiiii munì illuminili mi Dice il rettore: « Nel '68 le usette erano pari ad un totale di 1315 milioni, nel '74 a 2947, nel '76 a 3141 milioni. C'è stato un aumento dell'incidenza delle spese generali dal 7 al 14 per cento, di ufficio dall'I al 6 per cento, e del personale dal 18 al 26 per cento contro una diminuzione delle dotazioni degli istituti dal 60 al 31 per cento ». Secondo il rettore, la constatazione più amara è che « la diminuzione dell'incidenza del contributi agli istituti significa anche diminuzione della ricerca ». Soprattutto se si tiene conto che « su questi fondi gravano le spese di segreteria e personale, e che nelle dotazioni indicate sono comprese le percentuali sulle prestazioni a pagamento ed i contributi degli enti vari, cioè i fondi destinati alla ricerca applicata ». In sostanza « resta ben poco alla ricerca di base, compito istituzionale dell'università ». Unica consolazione « i fondi del Cnr che risollevano un poco le sorti della ricerca ». I problemi del Politecnico sono anche legati alla massa di studenti in continuo aumento. Gli Iscritti di Ingegneria sono 5328 in corso e 1940 fuori corso; di Architettura sono rispettivamente 4567 e 610. L'incremento rispetto al '68 è stato per entrambe le facoltà dell'1,7 per cento m. vai.

Persone citate: Rigamonti