Provincia: cessione di azioni in società

Provincia: cessione di azioni in società La proposta in Consiglio Provincia: cessione di azioni in società I deficit aumentano - I de mettono in risalto 1' "azione promozionale" della partecipazione Le partecipazioni azionarie, 1 danni del maltempo, i fatti di Roma e di Milano sono stati gli argomenti centrali della riunione di ieri del consiglio provinciale. In apertura la seduta è stata sospesa per cinque minuti in segno di lutto per i poliziotti assassinati dai nappisti e dalle Brigate Rosse. Il presidente Solvetti ha espresso la recisa condanna del consiglio per le forme di criminalità politica a cui si va assistendo: «Le forze democratiche del nostro Paese — ha detto — possojio e devono spezzare questa spirale di violenza» . L'assessore Bozzello, rispondendo ad un'interpellanza del repubblicano Francisco, ha reso noto che i danni per il maltempo nel territorio della provincia di Torino sfiorano i 3 miliardi. In questi giorni vi sono stati ripetuti contatti con la Regione Piemonte per concordare un piano d'intervento che, soprattutto dal punto di vista finanziario, metta in condizione la Provincia di operare con urgenza in un settore vitale dell'economia come quello della viabilità. Sul problema delle partecipazioni l'assessore Romeo ha svolto una lunga e documentata relazione sullo stato delle società di cui la Provincia possiede azioni. L'ente partecipa in 13 società con un capitale totale di 4 miliardi 528 milioni per 11 quale ha contratto mutui per circa 500 milioni. Vi sono inoltre richieste di riplanamento di passività per la Torino-Rivoli (477 milioni), per la Satti (128 milioni), per la Sagat (753 milioni). Dopo aver esaminato nei particolari le varie società, Romeo ha illustrato le linee di comportamento della giunta. Si vorrebbe 10 sganciamento dalle società per 11 Colle della Croce, del Ciriegia, dalla Ceva-Garesslo-Albenga, dalla Metropolitana, dalla Zootecnica piemontese. Inoltre verrebbe ceduta alla Regione Piemonte la quota azionaria del traforo del San Bernardo, alla Valle d'Aosta quella della SAV. Cessione anche per la Finanziaria piemontese. E' stato proposto «uso oculato» per le altre società concordando il passaggio all'Irl o all'Anas dell'intera rete autostradale. Nel dibattito vi è stato lo scontro fra le tesi del de Borgogno e quelle del comunista Gattini, che hanno analizzato globalmente l'intero problema. Il primo ha rilevato carenze nell'impegno della Provincia ricordando la funzione promozionale che l'ente ha svolto negli Anni Sessanta per le grandi infrastrutture. Gattini ha invece chiarito la posizione del pei spiegando anche le scelte fatte dal suo partito in passato, quando ha criticato la politica delle grandi strade, delle tangenziali che venivano realizzate dimenticando altri bisogni sociali.

Persone citate: Borgogno, Bozzello, Gattini, Solvetti

Luoghi citati: Milano, Piemonte, Roma, Torino, Valle D'aosta