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Perché è reato definire subdolo uno studente Perché è reato definire subdolo uno studente Depositati i motivi della condanna del preside di Avigliana a 10 mila lire di multa per diffamazione Il pretore Fujano ha depositato la motivazione della sentenza di condanna di Cesare Mussini, il preside dell'Istituto Tecnico « G. Galilei » di Avigliana, riconosciuto colpevole di diffamazione per aver definito l'allievo Massimo Mollnero « subdolo e falso » nella scheda di presentazione agli esami di maturità. Assistito dall'avvocato dello Stato Giardini, il capo dell'Istituto era stato condannato a 10 mila lire di multa con i benefici di legge. Il ragazzo si era costituito parte civile con l'aw. Bianca Guidetti Serra. Spiegò il preside in udienza: « L'allievo non ha mal tenuto un atteggiamento aperto e franco, sottraendosi alle sue responsabilità di rappresentante degli studenti ». « Ogni preside ha ti dovere di esprimere il proprio giudizio, anche se negativo », aveva sostenuto l'aw. Giardini. Nella sua motivazione, il pretore si chiede: quale attività deve svolgere il consiglio di classe quando decide sull'ammissione degli allievi agli esami di maturità? Un'ordinanza ministeriale dell'aprile '75 dice che il giudizio deve comprendere il grado di preparazione, il profitto, il comportamento (inteso come interesse al dialogo educativo), le capacità, le attitudini dell'allievo. 1 Tutte valutazioni analxtiche. lora il pretore — può esservi tra "questo" giudizio e l'atteggiamento non "sincero ed aperto" manifestato dal Molinero? ». « Non spettava al preside — spiega il pretore — fornire una valutazione sligola, ma doveva limitarsi a partecipare all'elaborazione della successiva valutazione collegiale. Il preside ha abusato della sua condizione di membro Influente del Consiglio di classe per colpire il Molinero con un'espressione negativa per un verso, ed offensiva per un altro. Ha colio insomma — conclude il giudice — l'occasione per dire, una volta per tutte, quello i erte pensava del Molinero ». Il preside prof. Mussino