L'amministratore della Venchi-Unica

L'amministratore della Venchi-Unica Reso noto dal magistrato L'amministratore della Venchi-Unica E' il dott. Adolfo Celi ini - Dal pretore: confermato il licenziamento di un dipendente Il presidente del tribunale Rodolfo Prosio ha nominato il dottor Adolfo Cellinl amministratore giudiziario della Venchl Unica con poteri di ordinaria amministrazione fino al 31 marzo del prossimo anno. La nomina del professionista, già decisa due giorni fa, è stata resa pubblica soltanto ieri ad rappresentanti del consiglio di fabbrica che da due giorni sostavano agli uffici della presidenza del tribunale. Nel provvedimento di nomina il presidente Prosio, sia pure concisamente, ha motivato le ragioni che lo hanno spinto ad accogliere l'istanza fatta dal pubblico ministero Savio per la nomina del commissario giudiziario. Dopo aver ricordato gli ultimi difficili mesi della Venchl Unica, il presidente Prosio afferma nel provvedimento che l'amministratore delegato della società Stefano Cigalino deteneva il 42 per cento del pacchetto azionario, nttlzlamente intestato alla « C.C.T.» di Fubine. Dopo aver sottolineato che 1 metodi adottati In occasione dell'ultima assemblea del 30 giugno scorso avevano provocato rilievi da parte del collegio dei sindaci e dopo aver preso atto dell'anomalia della gestione della società che si trovava in una posizione di esposizione creditizia estremamente delicata nei confronti della società « Gcsler » (già di proprietà di Cigalino, poi passata al cognato Angiolino Baiduzzi), 11 presidente Prosio ha preso atto della decisione del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci di dimettersi. Il 21 dicembre ci sarà l'assemblea degli azionisti, altro appuntamento importante nella travagliata vita di questi ultimi mesi della Venchi. * Un lavoratore licenziato in tronco ha ricorso al pretore per far riconoscere illegittimo il provvedimento. Ma nella discussione davanti al magistrato è emerso che il dipendente, Giuseppe Gissi, era stato licenziato perché avrebbe preteso delle tangenti dai fornitori. Il magistrato ha dichiarato la piena legittimità del provvedimento preso dal datore di lavoro Piero Damiani, legale rappresentante della ditta Amisano e ha condannato il Gissi a pagare le spese di giudizio del processo. Giuseppe Gissi fu licenziato in tronco il 18 febbraio scorso. Il datore di lavoro, difeso in giudizio dall'avvocato Nuvolone, non ritenne opportuno motivare il licenziamento per non danneggiare il lavoratore. Di conseguenza il 24 febbraio l'organizzazione sindacale di categoria ha comunicato al datore di lavoro l'intenzione di impugnare il provvedimento, invitando le parti ad un tentativo di conciliazione. Di fronte al pre- I tore Cotlllo che lo interrogava, il datore di lavoro non ha più nascosto la vera ragione del licenziamento. Aveva scoperto — e poteva provarlo, come poi è accaduto nel corso del giudizio —, che 11 Gissi si faceva elargire o quantomeno richiedeva tangenti a taluni fornitori della società. Numerosi testimoni avrebbero provato la consistenza delle accuse. Pro Natura — Questa sera, alle 21 precise, presso il cinema teatro San Giuseppe, Via Andrea Doria 18, saranno proiettati i seguenti cortometraggi: Parco Adamello e Brenta (produzione Istituto Luce); Sinfonia della natura (regia e foto Claudio Bosson); La Maremma salvata (realizzazione di Fabrizio Palombella e Carlo Prola).

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