Un motore dell'aereo per Roma esplode nella fase del decollo

Un motore dell'aereo per Roma esplode nella fase del decollo Incidente senza conseguenze a Caselle Un motore dell'aereo per Roma esplode nella fase del decollo L'apparecchio stava rullando sulla pista, il comandante ha potuto fermarlo - Nessun ferito - Fra i passeggeri c'era Almirante Emergenza a Caselle, Ieri sera, alle 18,35. Il Caravelle dell'Alitalla del volo AZ043 diretto a Roma ha avuto un'avaria mentre stava rullando sulla pista per il decollo. Molto spavento, tutti I servizi di soccorso In funzione, ma nessun danno tra i 99 passeggeri c 1 5 uomini dell'equipaggio. « Un incidente banalissimo — hanno detto 1 tecnici — una " piantata " di motore senza conseguenze ». La pista k stata rimessa in funzione alle 19,15 ed i viaggiatori sono stati trasferiti a Milano e di qua sono partiti alla volta di Roma con altri voli Alltalla. L'incidente è accaduto poche decine di metri dopo l'inizio del rullaggio. L'aereo, pilotato dal comandante Rech, aveva fatto regolarmente rifornimento. Poi erano saliti a bordo i passeggeri: 99 fra cui gli onorevoli missini Aimirante e Servello ed altri « lea- , ders» del partito che avevano prei so parte alle esequie dell'onore' vole Abelli. L'aereo — un Caral velie — si è quindi avviato alla | pista di decollo. Tutti i controlli | apparivano regolari. I Il velivolo ha iniziato il rullagI gio lanciandosi sulla pista. AU'lm! prowiso nel motore di sinistra | (nel Caravelle l'apparato propul: sore si trova in coda) si è verificata una esplosione. Vi è stato . un boato ed una fiammata è stata I chiaramente vista dai passeggeri. Il comandante Rech ha azionato j i freni ed ha spento i motori dan| do l'allarme alla torre di con| trollo, i cui addetti si erano già accorti che qualcosa non andava. Presso l'aereo — che si è fermato regolarmente in pista — sono accorsi i mezzi antincendio dei vigili del fuoco ed il persoI naie dell'aeroporto con gli uomini | dei servizi di sicurezza. I passeggeri, un po' spaventati, sono stati fatti scendere con la normale scaletta ed accompagnati all'aerostazione. Si esclude l'ipotesi di un attentato. * * Anche se il motore del Caravelle si fosse « piantato » dopo che l'aereo si era staccato dalla pista, non sarebbe accaduto niente di grave. L'altro motore i era infatti in grado di dare al ' velivolo la spinta necessaria per decollare, naturalmente con un angolo di salita inferiore. La stessa cosa accade por gli altri aerei plurimotori, se l'avaria è limitata a un propulsore. In ogni aeroporto l'angolo di salita di sicurezza, quello appunto per i casi di « piantata » di un motore, è rapportato agli ostacoli esistenti in fondo alla pista. Più alti sono gli ostacoli, maggiore è l'angolo. Affinché pos- I sano salire con un motore in avaria, quando l'angolo è molto accentuato gli aerei devono decollare con il carico ridotto. E' la cosidetta « penalizzazione ». j Quella che per esempio si ha a Caselle, a causa della collina di Lombardore. per gli aerei di I grosso tonnellaggio. L'avaria di ieri sera si è verificata prima che il Caravelle raggiungesse la velocità detta V uno. Durante la corsa per staccarsi dalla pista gli aerei toccano due velocità, diciamo critiche, che variano a seconda del tipo del velivolo e in rapporto a condizioni ambientali. La prima velocità è detta Vr, raggiunta la quale il velivolo comincia a sollevare leggermente il muso. Quindi si ha la V uno, la velocità decisionale. Prima della V uno l'aereo può ancora essere fermato senza uscire al termine della pista. Oltre questa velocità, invece, qualunque cosa accada, il pilota deve far decollare il velivolo: per questo è detta velocità decisionale. Il tentativo di fermare l'aereo dopo averla raggiunta avrebbe infatti conseguenze disastrose.

Persone citate: Abelli, Almirante, Rech, Servello

Luoghi citati: Lombardore, Milano, Roma