Quando uno schema fa gol

Quando uno schema fa gol SL FATTO TECNICO CLAMOROSO: QUATTRO RETI GRANATA REALIZZATE NELLO STESSO MODO Quando uno schema fa gol « Assist » nel gergo sportivo, « to assist » nel vocabolario britannico, « assistenza » nella facile traduzione italiana: insomma l'abilità di effettuare — nel basket, nell'hockey su ghiaccio, nel calcio infine — il passaggio che mette il compagno nella situazione di infilare la palla (o il disco). Claudio Sala entrato in ritardo, per il noto serio incidente, sulla scena del campionato, sta bruciando le tappe: dei sei gol realizzati nel Torino nelle ultime due giornate ben quattro, uno contro la Juventus e tre a Catanzaro, sono stati realizzati su suoi « assists ». Tre volte ne ha beneficiato Grazianl, che deve spartire con il compagno di squadra i meriti per 11 primato nella classifica cannonieri, ed una Santin, ottima variante (prima di distrarsi mangiando agrumi). E' chiaro che II Torino non ha scoperto l'acqua calda, né se ne fa un merito al di là delle battute del dopopartita: molto semplicemente i granata lavorano sodo in allenamento e fra I vari schemi di gioco provano anche quello delle punizioni e dei corners. La palla battuta da Claudio Sala è « buona » per Pulici o per Grazianl (quando non per un terzo). L'importante è che il movimento di chi si appresta a ricevere sia sincrono, crei spazi a chi deve battere In porta. Lavorano sodo però anche gli altri; già ai tempi di Parola (nell'avvio dello scorso campionato) la Juventus aveva l'alternativa - Furino molto valida: quando tutti si aspettavano il solito tocco alto e lungo di Causio per Bettega, il « barone » batteva corto a mezza altezza, sul primo palo, dove Beppe Furia era pronto alla deviazione. Che adesso tutto riesca al Torino, anche a mitraglia, non è che una conferma del momento di notevole forma che I granata stanno attraversando. Può darsi che In futuro certi automatismi si inceppino, l'importante è avere sempre delle soluzioni di riserva. Restando al presente, va detto che se c'è un piccolo segreto esso consiste nel modo col quale Sala « detta » il passaggio. La curva della palla in volo è quasi sempre contraria a quella abituale di un cross, non va verso il portiere per poi rientrare, ma segue una traiettoria esattamente opposta in modo che mai il « numero uno » ha l'impressione di risolvere tutto uscendo. O meglio, resta nel dubbio, situazione che agevola l'attaccante e mette in difficoltà il resto della difesa. La Juventus, da due domeniche almeno, i corners e le punizioni II calcia (Causio soprattutto, tocca a lui il compito) in modo da far fare bella figura al portiere avversario. Sarà una coincidenza, ma è anche il segno di un periodo di forma appannata. Quando tutto gira, ogni cosa riesce facile. Il calcio, ed i risultati, si spiegano anche e soprattutto con i minimi particolari. Vena, forma, abilità, fortuna, tutto concorre a premiare chi ha piena coscienza delle proprie possibilità, ed il coraggio per sfruttarle. b. p.

Luoghi citati: Catanzaro, Torino