Il Torino con Graziani a Catanzaro nella gara dei tre "Oscar,, del calcio
Il Torino con Graziani a Catanzaro nella gara dei tre "Oscar,, del calcio Il Torino con Graziani a Catanzaro nella gara dei tre "Oscar,, del calcio Il centravanti ha deciso di giocare - I trainer l'arbitro Michelotti hanno vinto quest'anno Radice e Di Marzio e il Seminatore d'Oro (Dal nostro Inviato speciale) Catanzaro, 11 dicembre. / tre « Oscar '76 » del calcio Italiano saranno in campo domani a Catanzaro. Sono Gigi Radice, 'Seminatore d'Oro- per la serie A con II Torino campione d'Italia, Gianni DI Marzio -Seminatore d'Oro- per la serie B con II Catanzaro promosso nella massima divisione, e Michelotti, miglior arbitro italiano a giudizio pressoché unanime dell'apposita Commissione Incaricata delle scelte. E' un « tris d'assi » di notevole importanza. Radice contro DI Marzio sotto l'occhio attento di Michelotti. Se è vero che il -Seminatore d'Oro- porta sfortuna, domani dovremo aspettarci II cataclisma. Catanzaro-Torino nasce così sotto il segno degli -Oscar-. Sentiamo i protagonisti, tutti quelli che parlano, perché Michelotti, obbediente agli ordini dei suol capi, si trincera dietro II silenzio Impostogli dai regolamenti. Gigi Radice è esplicito: « L'Oscar a Di Marzio va soltanto per quanto ha fatto nel Catanzaro. Ha portato la squadra calabrese dalla B alla A senza avere a disposizione grossi giocatori. Segno che il tecnico è valido, come valido appare il gioco della sua squadra ». Radice continua: - Di Marzio è un tecnico brillante alla ricerca delle risorse da sfruttare. E' un trainer moderno. Lo ammiro e lo stimo ». Gli ricordiamo che il Seminato- re d'Oro viene giudicato come portasfortuna. Radice ha la risposta pronta: « Come finirà domani nessuno lo può sapere. Però non penso che possa andare male a tutti e tre ». DI Marzio è con ì suoi a Catanzaro Lido al riparo della passione del tifosi glallorossì. A proposito di Radice afferma: « Gigi ha una mentalità moderna per tecnica, per tattica e per preparazione atletica. Anche per questo mi sento suo allievo ». Ma subito aggiunge: • Da Radice mi distingue il carattere. Lui è nordico, tedesco o inglese che vogliate, lo invece mi sento latino, quasi uno zingaro del Sud e vado alla ricerca di fortuna. Dove voglio arrivare? Prima di tutto lavoro perché Catanzaro rimanga In serie A, poi spero di trovare ingaggi al Nord, in una qualsiasi città al nord di Napoli. Certo, se io napoletano riuscissi a vincere uno scudetto con il Napoli, penso che nella mia città sostituirebbero la statua di San Gennaro con quella di San Giovanni ». Tre • Oscar » e quasi un esordiente. E' Il lungo Cazzaniga, di professione portiere di riserva nel Torino, promosso alla prima squadra per l'Infortunio di Castellini. Cazzaniga, per la prima volta nella stagione Indossa la maglia di titolare nella squadra campione. Ha 33 anni, ha giocato nella Pro Patria, nel Monza, nella Reggina e nel Taranto. Dal Taranto è passato a Torino. A Catanzaro c'è chi 10 ricorda in difficoltà tanto da pensare ad un complesso psicologico negativo. Cazzaniga appare tranquillo: • A Catanzaro ho giocato cinque volte, con tre sconfitte e due pareggi. Ho Incassato cinque gol di cui uno su calcio di rigore ed uno per autorete. Non è un bilancio entusiasmante, ma neanche un bilancio del tutto negativo. Sono tranquillo ». A rincuorare Cazzaniga, cancellando i discorsi che si sentono In città, Interviene Radice: - Non penso che la mia squadra possa essere psicologicamente condizionata dall'assenza di Castellini e dalla conseguente Dresenza di Cazzaniga. Anzi, per I suoi colleghi Cazzaniga è un fratello maggiore. Consiglia e tranquillizza. Sono certo, Il Torino domani non subirà il complesso del portiere ». In panchina come riserva andrà 11 giovane Rlccarand, 19 anni, nato a Donnaz, in provincia di Aosta E' un ragazzo su cui Radice con fida pienamente. Parlando di formazione ricordiamo logicamente anche Graziani. Il centravanti assicura che giocherà. Dice: - Sto molto meglio di ieri » e si lancia nell'allenamento senza risparmiare fatiche. Limita soltanto I tiri in porta per non rischiare più del lecito. Ma giocherà. Radice ascolta con un sorriso la dichiarazione del suo goleador. Sarà un Torino al gran completo. Meno Pecci che è venuto qui a Catanzaro, ma non è ancora pronto. La notizia del - sì » di Graziani porta a Di Marzio qualche complicazione. Graziani è un centravanti di manovra, capace di stare sottoporta e di arretrare per partecipare al gioco. Di Marzio non avrebbe l'uomo adatto per il controllo: non Maldera che, alto e dinoccolato, non ha II passo di Graziani, non Silipo che ha II ritmo ma è piuttosto basso di statura. Nel dubbio DI Marzio rinvia la decisione. L'attesa in città e in tutta la Calabria è enorme. Il - pieno - è annunciato da giorni. Forse verrà battuto anche il record d'incasso stabilito nella prima giornata dì campionato in occasione della gare con il Napoli. Allora fu di 90 milioni, ora dovrebbe avvicinarsi n cento milioni. Il tifo sarà infernale. La gente di Calabria aiuterà ì suoi giocatori con tutti i mezzi. E' convinzione diffusa che il Catanzaro non perderà. In città nessuno azzarda la parola • vittoria », ma molti covano nell'intimo una segreta speranza. Giulio Accatino CATANZARO: Pellizzaro; Panelli, Ranieri; Braca, Silipo, Vichi; Niccolini, Improta, Sperono, Boccalini, Palanca; portiere di riserva Novembre, 13. Vignando, Nemo. TORINO: Cazzaniga; Danova, Santin; Salvadori, Mozzini, Caporale; Claudio Sala, Patrizio Sala, Graziani, Zaccarelli, Pulici; portiere di riserva Rlccarand, 13. Gorin o Butti, Garritane.
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