Gli agricoltori vogliono dire la loro sui "piani,,

Gli agricoltori vogliono dire la loro sui "piani,, Gli agricoltori vogliono dire la loro sui "piani,, Nell'ambito della programmazione regionale, che dovrebbe prendere l'avvio nel prossimo anno con l'approvazione del contrastato plano di sviluppo, il settore agricolo acquisterà particolare importanza vista anche la priorità che gli si vuole riconoscere. Priorità che non va intesa come politica agricola settoriale in quanto le interrelazioni che si sviluppano con gli altri settori produttivi sono indispensabili, ma soprattutto, secondo la moderna dottrina economica, non si possono affrontare problemi di questa portata in termini di contrapposizione. La programmazione, termine del quale sinora si è solo abusato, dovrebbe cioè essere il tramite attraverso Il quale si addiverrà a una razionalizzazione economica dell'intero Paese. Ciò detto, viene subito in evidenza la parte più delicata e più importante per l'impostazione prima, e la gestione poi, dell'istituto della programmazione per l'agricoltura piemontese, tenuto conto che si dovranno al più presto concretizzare i plani di zona. In questa ottica, la Federazione regionale degli agricoltori piemontesi ha organizzato nei giorni scorsi a Borgaro un convegno regionale al quale hanno partecipato delegazioni di operatori agricoli e di esperti di tutte le province della regione per dibattere il tema dei piani agricoli zonali e concretizzare una linea politica che sostanzialmente vuol dire partecipazione diretta degli agricoltori nella costruzione e nella gestione dei piani. Confermando i convenuti che l'agricoltura piemontese è parte di quella europea e come tale va mantenuta, gli agricoltori hanno innanzitutto sottolineato che non potrà esistere una linea programmatica al di fuori, o peggio in contrapposizione, a quella comunitaria e cosi è chiaramente emersa una volontà che idealmente congiunge la nostra regione a Bruxelles: posizione che forse si pone in contrapposizione a quella emersa nell'ambito della Giunta regionale che, come hanno ricordato alcuni intervenuti, non sempre risponde allo spirito dell'Europa verde. Comunque, oltre questa pregiudiziale, i rappresentanti delle Unioni agricoltori del Piemonte hanno sottolineato con estrema chiarezza quale dovrà essere il loro ruolo nell'ambito del plani zonali circa una partecipazione realistica e costruttiva: ruolo trainante cioè in un settore che è prioritariamente di loro pertinenza senza con questo estraniarsi dalla realtà socio-economica che vede la presenza anche di componenti altri settori. Il convegno si è incentrato su tre relazioni, rispettivamente del professor Giuseppe Maspoli presidente dell'Esap, di Mario Daniele dell'ufficio parlamentare della Confagricoltura e di Bruno Pusterla della Federplemonte, relazioni che hanno analizzato rispettivamente l'operatività dell'Ente di sviluppo, gli obiettivi e gli strumenti per il raggiungimento dei fini, i vincoli, i tempi e ruolo dell'agricoltura imposti dal problema. Il convegno ha confermato la volontà di una presenza maggioritaria degli operatori agricoli nella gestione dei piani zonali, la necessità che gli strumenti di decisione provengano dalle rappresentanze locali e l'inderogabilità di una «legge sulle procedure» che definisca in modo inequivocabile l'iter di promozione del piano, r. s. Accademia di Agricoltura di Torino — In occasione della cerimonia inaugurale del 192° Anno Accademico, ieri sono stati consegnati i diplomi di nomina ai seguenti nuovi membri dell'Accademia di Agricoltura di Torino: Prof. Dott. Giorgio Cavallo. Ordinario di microbiologia e Rettore dell'Università di Torino; Prof. Dottor Francesco Liguori, presidente Consiglio superiore del ministero dell'Agricoltura; Prof. Dott. Luigi Leinatl, Professore emerito dell'Università di Milano; Prof. Dott. Vittorio Treccani degli Alfieri, Ordinario di microbiologia e preside dulia Facoltà di Agraria dell'Università di Milano; Prof. Dott. Giorgio Fiori, Ordinario di Entomologia agraria nell'Università di Perugia; Prof. Dott. Ludovico Giulio, Ordinario di Fisiologia e Chimica biologica nell'Università di Torino; Prof. Dott. Silvano Maletto, Ordinarlo di Zootecnica speciale nell'Università di Torino; Prof. Dott. Franco Valfrè. Ordinario di Alimentazione e nutrizione animale nell'Università di Perugia; Dott. Ing. Pietro Monti, presidente Associazione di Irrigazione Ovest Sesia; Dott. Giorgio Baldi, Direttore del Centro di ricerche sul riso dell'Ente nazionale risi (Mortara).