Bambine e bambole di Raffaele La Capria

Bambine e bambole RACCONTO DELLA DOMENICA; LA CAPRIA Bambine e bambole La Barbie, arrivata in Italia dall'America verso la metà degli Anni Sessanta, non è una bambola come le altre. E' la riproduzione in formato ridotto di una sofisticata signorina americana. Non appartiene al mondo dell'infanzia né ha le candide fattezze e l'aria inerme ingenua e innocua delle bambole di una volta. La Barbie ha un corpo snello e slanciato da ballerina, gambe bellissime alla Marlene che si possono piegare e accavallare, due poppine ferme e protuberanti, un'aria asettica e intraprendente. Porta vestiti all'ultima moda, scarpe col tacco alto, e può rifornirsi di una serie infinita di altri vestiti e accessori fatti apposta per lei. La Barbie ha infine capelli d'un biondo oro, lunghi e lucenti, che le cadono sulle spalle. Il rapporto che le bambine instaurano con la Barbie nei loro giochi è diverso da quello che stabiliscono col bambolotto. Mentre il bambolotto è il figlio e le bambine sostengono la parte della mamma (imitando quella vera), la Barbie è invece una proiezione della bambina stessa, anzi è la bambina come vede se stessa nel prossimo futuro, quando sarà una signorina. La bambina s'identifica con questa sua immagine futura che è la Barbie, presta alla Barbie la propria voce, la fa parlare, muovere e comportarsi come farebbe lei al posto di Barbie. La Barbie è il suo sogno ad occhi aperti. Solo che la bambina non è consapevole che il suo sogno è guidato. L'immagine di sé che la Barbie le prefigura è stata infatti già tutta programmata, e i Persuasori Occulti gliela impongono sin d'ora. E' un'immagine standard. Le Barbie sono tutte simili. Tutte ugualmente snelle, ugualmente sofisticate, ugualmente carine, e si vestono tutte, pur variando molto le toilettes, con vestiti come quelli fatti in serie dalle boutiques di moda. Se le bambole e i bambolotti di una volta avevano una qualche particolarità che li rendeva « umani », per cui c'era sempre la bambola o il bambolotto preferito, con le Barbie questo rapporto sentimentale e affettivo è impossibile. Una vale l'altra, una è l'esatta copia dell'altra, sono fatte con 10 stesso stampo. L'unica differenza è che la vera Barbie è sempre e non può essere che bionda con gli occhi azzurri, e di pelle bianca naturalmente. Mentre una Barbie che ha i capelli neri o la pelle più scura, è solo un'amica di Barbie. Barbie ha molte amiche che si chiamano Cara o Francie, oppure Barbie-Malibu, BarbieHaway, a seconda dell'origine e della provenienza. Cosa fa la Barbie? Quali sono i suoi gusti, i suoi svaghi, i suoi desideri? Sono tutti illustrati con fotografie a colori nell'apposito listino di vendita, che si trova presso qualsiasi negozio di giocattoli. Lo si sfoglia e si vede la Barbie (bionda) in costume da bagno, sopra una spiaggia, insieme alle amiche (brune). Sotto si legge: « Vivrai momenti indimenticabili in vacanza con Barbie, tutti i tuoi giochi diventeranno ancora più belli». E poi: «Malibu, la meravigliosa spiaggia dove Barbie ti aspetta con i suoi amici. Sono tutti abbronzatissimi, con busto girevole, gambe pieghevoli, e ognuno ha 11 suo asciugamano e gli occhiali da sole! ». Si vede la Barbie-Haway e la didascalia: « Sulle onde dei mari del Sud con il surf a vela, e alla sera a ballare nei locali più caratteristici al suono dolce della chitarra hawayana! Quanti giochi nuovi potrai fare! ». Con le Barbie da spiaggia 0 quelle hawayane è facile immaginare il gioco che le bambine possono fare. Si intrecceranno dialoghi a non finire su chi è più abbronzato, e dammi l'asciugamano, e chi ha preso 1 miei occhiali da sole, e dove si va a ballare stasera, ecc. I dialoghi che le bambine improvvisano sono quasi sempre ispirati dal soggetto; le Barbie da loro manovrate faranno tutto ciò che vien suggerito dal costume, dagli oggetti, dalle situazioni; che sono poi quelle illustrate dall'opuscolo, dalle fotografie e dalle didascalie che le accompagnano. Per il suo compleanno Barbie si presenta vestita a festa « in finissimo completo lungo rosa a pois bianchi, con pettine, cosmetici spazzola e profumi »; ma (vedi foto a destra) ha anche « uno sportivissimo spezzato jeans per i suoi pazzi pomeriggi in libertà! ». I vestiti che può scegliere Barbit variano di anno in anno, hanno nomi ispirati alle occasioni in cui saranno indossati e costano dalle mille alle quattromila lire. C'è il « due pezzi a pois », il « magico baby doli », il « buon viaggio! », il « momento del maquillage », il « week end sui prati », lo « zingarella », il « passeggiate al chiaro di luna », il « notte romantica », il « compere in città », P« allegra pioggia », l'« elegante in casa », il « merletti a teatro », il « meravigliosa sposa » e lo « stasera gran gala », tanto per indicarne qualcuno, con lo stile del listino. Senza contare i vari tipi di pellicce (da quattromila lire l'una!), sportive o no, e i completi da sci, da tennis, da golf, da campeggio, e così via. C'è poi una serie di accessori indispensabili: la borsa, la valigia, il « beauty case », i gioielli, lo stivale alto. E le parrucche: « Sempre belli e rinnovati i capelli di Barbie, coi riccioli i toupets le trecce. Quante magnifiche acconciature sono possibili a lei! ». Barbie ha una cameretta (si vede nell'illustrazione) « coloratissima e di ottimo gusto », un soggiorno (L. 7000) « caldo e confortevole », una cucina moderna; oppure una villetta tutt'intera per sé (Lire 25.000): «Quante camere, quanti ambienti! E con l'ascensore è semplicissimo scendere e salire, farsi portare la colazione a letto (sic!) o scendere in cucina a preparare la crostata... Una casa tutta per la tua Barbie, per una vita da signori! » (sic!). Può avere, volendo, una piscina: « Pare che una piscina così non l'abbiano nemmeno le dive di Hollywood. Immaginati che contiene veramente l'acqua ed è completa di scivolo piattaforma per tuffi e un materassino a sdraio! ». Quando esce di casa Barbie usa una campagnola « coloratissima veloce e piena di vitalità », oppure se decide per un campeggio usa una roulotte: « Parti con Barbie sulla sua bellissima roulotte! Ha una tenda parasole, due sedie pieghevoli, due sacchi a pelo e bellissimi autoadesivi (sic!). La vuoi provare? Ken dice che è uno schianto. E tu cosa ne pensi? ». Però quanti giochi, davvero, si possono fare, e quanti dialoghi le bambine possono inventare con tutte le cose che questa Barbie ha a disposizione! La fantasia può sbrigliarsi, inseguire desideri, voglie, aspirazioni. La Barbie è ricca e vive in un mondo di ricchi. Avevo dimenticato questo particolare, ma era evidente. Deve per forza essere ricca in un mondo di ricchi, altrimenti come farebbe a consumare una quantità cosi enorme di vestiti case piscine campagnole e roulottes? Purtroppo la maggioranza delle bambine che « giocano a Barbie » non sono proprio ricche come lei, ed imitarla non è facile, specie in tempi di recessione come i nostri. Ma si fa quel che si può! La Barbie oltre che ricca, è libera e disponibilissima. Non ha padre né madre, né marito, ma solo le amiche e una sorellina, Skipper, più piccola di qualche anno. Una sorellina che ha esattamente le stesse tendenze e gli stessi gusti, una sorellina che si avvia ad essere, appunto, una Barbie. Da un po' di tempo in qua — e proprio, guarda caso, quando tra i possibili oggetti di consumo è entrato anche il sesso — ecco apparire Ken. Chi è Ken? Ken è un muscoloso giovanotto in bluejeans e maglietta, con vita sottile e spalle quadrate, simpatico, sorridente, e fornito anche lui di tutto il guardaroba e gli accessori che gli competono. C'è Ken mani-vere: « col suo viso allegro e sicuro e le sue mani capaci di tenere la tv portatile, giradisco, telefono ecc.. Ken mani-vere sarà il tuo migliore compagno di gioco!». Ma c'è anche Ken capelli-veri, un'altra versione dello stesso Ken: « basterà applicargli la barba, le basette lunghe o i simpaticissimi baffoni, qui inclusi, per avere un nuovo Ken tutto per te! ». Insomma Ken è «un fusto», ed è il fidanzato di Barbie. Infatti Barbie è e resta una signorina, anche se nel suo guardaroba ha il vestito bianco da sposa, e può dunque avere solo un fidanzato. C'è da dire che « un indovinatissimo accorgimento permette a Barbie e ai suoi amici di compiere ogni tipo di movimento. Guidandoli con un dito vedrai con quale grazia e scioltezza si muoveranno: sono veri campioni di tennis, golf e di ogni gioco di movimento ». Da quando è comparso Ken nella camera delle bambine che « giocano a Barbie » si sentono frasi e risatine squillanti di cui non è facile cogliere il senso perché spesso la porta viene chiusa. Se i grandi se ne accorgono e la porta viene di nuovo aperta, allora il gioco s'interrompe di colpo. Ma si arriva ugualmente a capire cosa succede di là con un po' di buon senso e un po' di discrezione. E se ci sai fare sono le stesse bambine ad informarti. Allora si scopre che Ken quando parla con la Barbie sua fidanzata, non fa tanti complimenti e va per le spicce: « Spogliati, le dice, fatti un po' vedere nuda! ». E Barbie senza farsi pregare si spoglia. Anche lei va per le spicce. E anche la voce delle bambine che giocano è sbrigativa, non tradisce emozioni di sorta. Si spoglia Barbie, si spoglia Ken, e i due finiscono uno sull'altra, o l'uno sotto l'altra, o una con la testa tra le gambe dell'altro, e così via. Perché Barbie e Ken non amano soltanto cambiare i vestiti ma anche le posizioni, e il loro « gioco di movimento » prosegue in tutta grazia e scioltezza, per così dire, e senza imbarazzi. Se arrivano le amiche di Barbie, partecipano volentieri insieme al gioco, e Ken ha il suo daffare. Quando lui è occupato o è di troppo, Barbie e le sue amiche giocano tra di loro, con lo stesso divertimento e con grande disinvoltura. ★ ★ Entrano così nella camera delle bambine le « cose » già viste sui cartelloni pubblicitari che tappezzano le strade della città, su qualche giornale non necessariamente specializzato in materia, in qualche film non necessariamente vietato ai minori; e loro, intente come piccole streghe ad esorcizzarle, ci ridono sopra. Se la ridono indifferenti alla suggestione che questi giochi potrebbero esercitare? Le bambine non li temono, almeno così m'è parso dal timbro delle loro risatine. Non sono giochi morbidi, insomma, come il « gioco del dottore » di buona memoria, anche se non sono del tutto innocenti (e il particolare della porta chiusa lo confermerebbe). Avvengono in una sfera che le bambine si sono riservate e che possono dominare. Appena fatti sono dimenticati, si passa ad altri giochi, senza darsi pensiero. Lo spettacolo di Barbie e Ken nudi, variamente disposti, da soli o in gruppo, è appunto uno spettacolo, ed è abbastanza buffo (per ora). Si sentono quelle risatine di là dalla porta, e sono franche, vivaci, Sono... piene di salute e noncuranza. Sembra che dicano: Se il mondo va come va, tanto vale fare un po' di allenamento, giocando. Poi si vedrà. Per il Natale le bambine hanno già adocchiato nei negozi di giocattoli tutta una serie di « Famiglie Felici », come la « Famiglia Sunshine », la « Famiglia Simpatia » ecc. Non più insomma la Barbie libera e indipendente da ogni legame familiare, non più Ken e compagnia, ma l'arzillo nonnetto coi bianchi capelli e baffi spioventi, e la vispa nonnetta; oppure i genitori-sposati-con-figlio-e-figlia. Una bella famiglia numerosa, senza vestiti di ricambio, com'è giusto in tempi di ristrettezze; e che in compenso dà tanto un senso di protezione, con la violenza che c'è in giro. Una bella famiglia al completo, da ricomporre coi vari pezzi, mentre si disgrega quella vera già ridotta ai minimi termini. Una bella famiglia felice, come tutti i bambini desiderano perché non ce l'hanno. Anche questo della famiglia sarebbe un bel gioco. Ma non credo che ce la farà a sostituire il « gioco a Barbie ». Ci vuole ben altro. Raffaele La Capria

Persone citate: La Capria, Skipper, Sono

Luoghi citati: America, Hollywood, Italia