Canti, balli, acrobazie con l'«Armata Rossa»

Canti, balli, acrobazie con l'«Armata Rossa» Lo spettacolo al Palasport Canti, balli, acrobazie con l'«Armata Rossa» Terza ed ultima replica questa sera (ore 21,30) al Palasport per lo spettacolo di « Canti e balli dell'Armata Rossa » presentato dal complesso del colonnello Souren Babloev, «artista benemerito» dell'Unione Sovietica. La tournée italiana del complesso è organizzata dall'animatore della « Bussola » di Viareggio, Sergio Bernardini, sotto la sigla « Bussoladomani ». Un folto pubblico e applausi calorosi hanno accompagnato nelle prime due serate i cori, gli « assolo » dei musicisti e le evoluzioni dei danzatori. Nei due tempi dello spettacolo sono quasi novanta gli elementi che si alternano in scena: 23 coristi molto affiatati, dalla voce potente e non privi di una buona mimica; 36 orchestrali, tra cui un solista con la tradizionale « balalaika », trombe, bassi, violini, fisarmoniche ed un batterista virtuoso del « fischio »; 18 ballerini che strappano l'applauso eseguendo con numeri acrobatici le caratteristiche danze cosacche ed ucraine, di tono scherzoso o marziale, in coloratissimi costumi; 11 danzatrici, fedeli interpreti del folklore russo, ed un simpatico presentatore che — in ottimo italiano — si esibisce perfino in una barzelletta. Il programma, diviso in due tempi, è composto di canti patriottici, musiche popolari, romanze, canzoni scherzose. Tra i pezzi eseguiti sotto la direzione del maestro Babloev e di un altro giovanissimo ufficiale dell'Armata Rossa, « La mia Patria » di Navicov, « La Russa » di Kravcenko, un « Canto partigiano moldavo », « Il giorno della vittoria » di Tuhmanov e la marcia composta dallo stesso Babloev per l'apertura della « Scuola dei comandanti rossi ». Con le famose « Kalinka » e « Katiuscia » l'accompagnamento del pubblico scandisce il tempo associandosi a coro e musica, per terminare in un fragoroso applauso quando il complesso (com'è ormai tradizione) intona « Bella ciao » in italiano, ultimo pezzo del programma. i». |>.

Persone citate: Kravcenko, La Russa, Sergio Bernardini, Souren Babloev

Luoghi citati: Unione Sovietica, Viareggio