Gli indiscreti microfoni della «Cia» in Sud-Corea

Gli indiscreti microfoni della «Cia» in Sud-Corea Tensione tra Seul e Washington Gli indiscreti microfoni della «Cia» in Sud-Corea Seul, 9 dicembre. Se gli Stati Uniti non daranno chiarimenti circa l'installazione di attrezzature d'ascolto nella residenza ufficiale del presidente sud-coreano Park Chung-hee, il governo prenderà appropriate misure «in accordo con leggi e regolamenti» che po trebberò «avversamente in fluenzare le amichevoli» re- lazioni tra i due Paesi, La dichiarazione del gover no della Corea del Sud segna un ulteriore peggioramento della situazione, dopo l'inda gine che è stata avviata negli Stati Uniti per trovare le prove di presunta corruzione fatta da agenti di Seul nei confronti di esponenti del Congresso. Lo scandalo è scoppiato il 24 ottobre quando il quotidiano «Washington Postw pubblicava un articolo in cui si diceva che la Corea ,,, ^,J,.« j i « j i.1 . del Sud, attraverso SUOI agen- ti del servizio segreto, aveva speso milioni di dollari per attirare favori sul proprio paese. Nell'articolo si diceva che dal 1970 gli agenti di Seul, alcuni dei quali figuravano come funzionari d'ambasciata, avevano speso cifre sino al milione di dollari l'anno per l'amicizia di membri del Congresso, Il giornale scriveva che alla base delle informazioni c'erano rapporti segreti alcuni dei quali direttamente dalla capitale della Corea del Sud, dove la «Casa blu» del Presidente sarebbe stata sotto controllo da parte di agenti americani. Esisterebbero nastri con l'incisione di colloqui di Park Chung-hee a proposito dell'azione di corruzione. (Ansa-Upi)

Persone citate: Park Chung-hee

Luoghi citati: Corea Del Sud, Stati Uniti, Washington