Londra: le autonomie regionali spaccano laboristi e "tories,,
Londra: le autonomie regionali spaccano laboristi e "tories,, Aspre polemiche nei due partiti per Scozia e Galles Londra: le autonomie regionali spaccano laboristi e "tories,, Londra, 9 dicembre. L'opposizione conservatrice si è spaccata, fra i laboristi al governo divampa la polemica. Si profila ai Comuni un dibattito movimentato sul progetto governativo di autonomia limitata per la Scozia e per il Galles, e i dissensi all'interno dei due principali partiti acuì- scono l'attesa degli ambienti politici e del pubblico. Ieri sera si sono dimessi i due principali portavoce del partito conservatore sulle questioni scozzesi, Alick Bochanan-Smith e il suo «vice», Malcolm Rifkind. Anche due altri personaggi del «gabinet to ombra» di Margaret Thal chsr hanno presentato le di¬ missioni, ma la signora That- cher li ha persuasi a restare sono Hector Monro e John Corrie. Monro, portavoce per lo sport, ha detto: «Rimango al mio posto, anche se non potrò votare con il partito su questo progetto di legge». Il Bill (progetto di legga laborista sarà presentato in seconda lettura ai Comuni il 16 dicembre. Margaret That cher e la maggioranza dei componenti del «gabinetto trebbe portare allo sfalda mento del Regno Unito. Il Bill trasferisce certi poteri esecutivi alle assemblee regio nali di Edimburgo e di Cardiff. La decisione della direzione del partito di votare contro il progetto ha causato vivaci po- ombra» sono contrari al dise gno di legge, che secondo loro j si spìnge troppo in là e po \ uemiche. La signora Thatcher ha ordinato a tutti i 278 deputati conservatori di votare contro il Bill. Ma i «ribelli» che hanno dato le dimissioni dicono che se la Scozia non avesse quanto meno la limitata autonomia offerta dal prò getto del governo Callaghan prenderebbero vigore le chieste di piena indipendenza Idel partito nazionale scozze- jse, che sta già guadagnando rapidamente terreno. ri-1Gli osservatori politici pre-vedono una sfida agli ordini di Margareth Thatcher — sol-io forma di votazione a favo re del progetto o di astensione — da parte di diversi «ribelli», forse venti; fra questi la maggior parte dei sedici conservatori scozzesi e l'ex primo ministro Edward Heath. In un discorso a Glasgow, Heath ha detto che non volerà contro il Bill. La legge sulla Devolution concede alle proposte assemblee una vasta competenza negli affari interni, lascia invece tutta l'autorità Ul Parlamento di Westminster per le questioni concernenti gli affari esteri, la difesa e la valuta. Anche in campo governativo c'è dissenso: un cerio numero di deputati labotisti è contrario all'idea e ha minacciato l'astensione. Inoltre sessantacinque deputati del partito al governo hanno firmato un emendamento nel quale si chiede che la popolazione scozzese e quella gallese abbiano modo di pronunciarsi, mediante referendum, sulla questione prima che la legge venga promulgata. Intanto il governo laborista ta respinto oggi Videa di una ussemblea inglese analoga a quelle contemplate dal Bill of Devolution per la Scozia e per il Galles. Il rifiuto è con- tenuto in un documento pre- re che la Gran Bretagna di venti una federazione compo sta di Inghilterra, Scozia, Gal ies e Irlanda del Nord, con un Parlamento per ciascuno dei Paesi e un consiglio centrale. // documento fa rilevare che l'Inghilterra comprende sentato ai Comuni, nel quale il governo dice di voler evita- quasi l'85 per cento della po polazione del Regno Unito, «con una corrispondente schiacciante proporzione di risorse». Nessuna federazione esistente, aggiunge, ha un componente con analoga preponderanza. Un'assemblea regionale inglese diventerebbe rivale del Parlamento e comporterebbe «gravi rischi per la continuazione dell'unità politica ed economica del Regno Unito». (Ansa-Upi)
Persone citate: Callaghan, Edward Heath, Idel, John Corrie, Malcolm Rifkind, Margaret Thal, Margaret That, Margareth Thatcher, Thatcher
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