Da Napoleone a oggi

Da Napoleone a oggi Da Napoleone a oggi Massimo L. Salvadori: «Storia dell'età contemporanea » 1815-1975, Ed. Loescher, pag. 1422, lire 25.000 Nel folto gruppo di opere storiche uscite in questo scorcio d'anno, nessuna probabilmente è più « utile » al lettore di media e buona cultura, e agli studenti che non s'accontentino di rapidi manuali, che la Storia dell'età contemporanea di M. L. Salvadori. L'ancor giovane professore torinese ha affrontato con successo l'impresa difficile, ambiziosa, di tracciare una sintesi dei fatti accaduti nel mondo intero dal congresso di Vienna ai nostri giorni; di collegarli, interpretarli e di offrirne una valutazione critica; di inquadrare gli eventi nelle complesse realtà demografiche ed economiche, sociali e culturali di cinque continenti. Tre meriti importanti gli vanno riconosciuti: la sua Storia è eccezionalmente completa; non offre una congerie dì dati, ma un racconto compatto e coerente; e l'appartenenza dell'autore alla « scuola marxista » non prevale mai sull'equilibrato giudizio dello studioso. Si possono avanzare delle riserve, come sempre di fronte a opere di tanto impegno. Forse c'è uno squilibrio tra la prima e la terza parte: in 520 pagine si va dalla caduta di Napoleone al 1918, mentre 420 pagine sono dedicate a questo dopoguerra. Si può lamentare che il Risorgimento sia riassunto in modo più frettoloso che la Rivoluzione d'Ottobre. E' lecito non condividere il giudizio troppo imparziale sulle responsabilità dei due blocchi nello scoppio della prima guerra mondiale. Ma sono dubbi che non influiscono sulla validità dell'opera complessiva. Salvadori afferma d'aver accolto la lezione di due storici marxisti, Tarle e Rosenberg, e di due storici liberali, Chabod e Maturi; noi pensiamo che abbia avuto presente anche l'esempio di Luigi Salvatorelli, un maestro delle sintesi storiche. Si avvertono i frutti positivi di questi insegnamenti diversi. La Storia del Salvadori non è troppo «eurocentrica», ma nulla concede alla pessima moda di sopravvalutare il Terzo mondo. L'autore non cade nell'errore di giudicare il passato secondo i valori di oggi: è molto equilibrato, per esempio, nella valutazione del colonialismo. E non c'è traccia di bigottismo marxista nelle molte pagine interessanti dedicate alle condizioni sociali, alla vita quotidiana, agli incontri e scontri fra le classi. Un'attenzione particolare merita l'ultimo capitolo, settanta pagine sul « mondo attuale ». E' una sintesi di tutti i problemi che ci impegnano, ci sovrastano, ci minacciano; una domanda ben documentata, e senza risposta, sul nostro futuro. Bismark, di Levine (Copyright N.Y. Review or Books. Opera Mundi e per l'Italia La Stampa)

Persone citate: Bismark, Chabod, Levine, Luigi Salvatorelli, M. L. Salvadori, Maturi, Rosenberg, Salvadori

Luoghi citati: Italia, Vienna