Grafica a Biella di Augusto Minucci

Grafica a Biella MOSTRE D'ARTE □ Grafica a Biella Per tutti gli amanti dell'arte, e in particolare per gli appassionati di grafica, ricordiamo la mostra internazionale di Biella giunta alla settima edizione. La rassegna, fra le più qualificate del genere, vede quest'anno la partecipazione di 262 artisti di 39 nazioni. Le opere sono realizzate con tecniche diverse, e se da un lato, come ha sottolineato Marziano Bernardi, si deve un po' rimpiangere che la grafica abbia perduto il fascino antico di quando erano gli stessi artisti a far cigolare i torchi, imprimendo ad ogni copia l'impronta della propria sensibilità, dall'altro, bisogna riconoscere che i sofisticati procedimenti moderni consentono risultati di grande suggestione. La mostra, allestita nelle sale della galleria Leonardo Da Vinci, rimarrà aperta sino al 9 gennaio. E già che siamo a Biella, proponiamo una esperienza insolita: la visita al vicino santuario della Madonna di Oropa, non solo per ammirare l'imponente architettura che, specie nella parte antica, ha cose ragguardevoli, ma per visitare soprattutto una delle più grandi raccolte di ex voto: un'arte popolare della cui importanza ci stiamo accorgendo soltanto ora. Recentemente infatti gli ex voto sono stati inclusi fra quei beni culturali di cui si auspica la conservazione. La grande raccolta del santuario, dove durante i secoli sono affluite migliaia di testimonianze di fedeli, consente non soltanto di ammirare la grazia, l'amore e la felicità che affiora sempre da queste tavolette, (nulla è più felice di un ex-voto che racconta sempre di disgrazie finite bene), ma anche di ricostruire attraverso gli abiti che indossano i protagonisti e gli episodi che vengono narrati (guerre, pestilenze, avvento delle prime macchine, dei tram, della luce elettrica) un panorama storico di grandissimo fascino senza contare che fra questi autentici naif ce ne sono parecchi, che, ai nostri giorni, farebbero sicuramente fortuna. Per chi si interessa di architettura suggeriamo la mostra di Camillo Morigia (1743-1795) allestita a Ravenna nella Biblioteca Classense. La rassegna dedicata all'architetto ravennate a cui si deve fra l'altro il sepolcro di Dante, le facciate di S. Maria in Porto, di S. Agostino, a Piacenza e del Duomo di Urbino, si articola in tre parti: nella prima viene presentato un audiovisivo sulla vita e l'attività del Morigia nell'ambiente culturale della Romagna dell'illuminismo; nella seconda sono esposti i suoi disegni e i manoscritti; nella terza infine viene presentato uno dei luoghi di lavoro dell'architetto, recuperato dopo un intelligente lavoro di ricostruzione che lo fa apparire tale e quale quando venne decorato dal Morigia stesso. Augusto Minucci

Persone citate: Camillo Morigia, Leonardo Da Vinci, Marziano Bernardi

Luoghi citati: Biella, Piacenza, Porto, Ravenna, Romagna