Il polmone cardiaco di Angelo Viziano

Il polmone cardiaco Congresso a Firenze Il polmone cardiaco (Nostro servizio particolare) Firenze, 8 dicembre. Si è aperto oggi a Firenze il primo congresso internazionale sul «polmone cardiaco», promosso dalla Fondazione Menarini, sotto gli auspici delle Società europee di cardiologia e di fisiopatologìa clinica respiratoria. Presieduto dal belga professor H. Demolin, vi sono presenti i massimi esperti di una ventina di Paesi, compresi gli Stati Uniti d'America. Tra le scuole che si sono specificatamente interessate all'argomento in Italia, apportando apprezzati contributi di studio in Europa, sono quelle di Firenze (professor P. Panuccio) e di Pisa (professor Donato e professor Giuntoli). Nessuno ignora l'intimo rapporto funzionale tra cuore e polmoni; ma che significa la dizione «polmone cardiaco», tra gli studiosi circolante nell'inglese cardiac lungi Si può considerare la faccia opposta al più noto «cuore polmonare», cioè a quella situazione di alterazioni funzionali ed anatomiche indotte nel cuore del paziente dalla presenza di certe malattie dei polmoni, siano acute che, particolarmente, croniche. Citiamo tra queste ultime l'esempio più significativo e grave della silicosi polmonare (malattia professionale da inalazione di polvere di silicio). Non a caso l'attuale congresso è preceduto da una seduta dell'Organizzazione mondiale della sanità, presieduta dai dottori Postiglione e Lamm, su «malattie polmonari e cuore polmonare». Il polmone cardiaco consiste, adunque, nel disordine funzionale e nelle alterazioni anatomiche che il polmone subisce quando siano presenti malattie cardiache. Giustamente va ricordato col prof. P. Panuccio, cattedratico di fisiopatologia respiratoria dell'Università di Firenze, l'attivo esperto animatore del congresso, che il polmone cardiaco non è certo una sindrome nuova, bensì da gran tempo conosciuta come congestione del polmone in corso di varie malattie cardiache. Ma lo stato congestizio è stato oggi meglio individuato nei suoi meccanismi in rapporto alla specifica malattia che lo determina. Le manifestazioni più note del polmone cardiaco sono l'edema polmonare alveolare e l'edema polmonare interstiziale. Il primo è quella manifestazione acuta, a tutti nota, come inondazione dell'alveolo polmonare di liquido sierosanguigno con grave «affanno» asfittico. L'edema polmonare interstiziale è, invece, una manifestazione più lenta, più cronica. Consiste nel passaggio di liquido dai vasi al tessuto che fa da sostegno («scheletro fibroso») alle strutture circolatorie e respiratorie (alveolo). Il segno più comune di questo interessamento è la dispnea, cioè l'affanno di vario tipo e grado, con meccanismo fisiopatologie o diverso. Le prospettive nuove del problema stanno proprio negli studi sulle alterazioni interstiziali del polmone, non tanto come fenomeni passivi ma come attività vera e propria di questa parte del polmone; nella quale, tra l'altro, si svolge un attivo ricambio dell'organo con conseguenze generali per l'organismo. Sotto questo profilo vanno considerate delle forme particolari di polmone cardiaco, quali quelle da shock traumatico al di fuori del torace, da sostanze stupefacenti o tossiche, forse anche da lesioni cerebrali. Il congresso si articola per tre giorni in varie sessioni, tra cui anche una relativa agli interventi chirurgici sul cuore. Angelo Viziano

Persone citate: Giuntoli, Lamm, Panuccio

Luoghi citati: Europa, Firenze, Italia, Stati Uniti D'america