Accusa al colonnello omise atti d'ufficio
Accusa al colonnello omise atti d'ufficio Accusa al colonnello omise atti d'ufficio Il pretore di Torino dottor Casalbore ha emesso una comunicazione giudiziaria nei confronti del comandante del distretto militare di Torino, tenente colonnello Armando Richelmi, invitandolo a scegliersi un difensore. Il reato contestato all'ufficiale è « omissione di atti di ufficio », previsto dall'articolo 328 del codice penale, e si riferisce al ritardo con cui le domande di alcuni obiettori di coscienza sarebbero state inoltrate a Roma per l'esame dell'apposita commissione che deve decidere sulla idoneità dei motivi che determina- no il giovane a scegliere, invece dell'addestramento armato, l'Impiego In campo civile. La legge impone al distretti di inviare subito le domande al ministero della Difesa, che entro sei mesi dovrà comunicare l'esito della domanda. Nei casi denunciati al pretore sarebbe passato invece diverso tempo, in un caso addirittura 21 mesi. L'indagine del dottor Casalbore ha preso le mosse da un esposto presentato da cinque giovani, tutti obiettori di coscienza. Sono Lucio Dlanin, Davide Babboni, Angelo Andrione, Giosuè Spina, e Silvio Lavalle. Nell'esposto i cinque lamentano tra l'altro di aver subito gravi danni dal ritardato inoltro delle domande soprattutto la pratica impossibilità di trovare lavoro In attesa della chiamata. Di qui l'eventualità che i cinque si costituiscano parte civile nel processo. Il colonnello Richelmi ha dichiarato: « Della vicenda non so nulla. E' chiaro che essendo io il capo del distretto, la magistratura si rivolge a me per primo ». Sulle inadempienze dei vari distretti militari, il deputato radicale Pannella presenterà la settimana prossima un'interrogazione alla Camera.
Persone citate: Angelo Andrione, Armando Richelmi, Davide Babboni, Giosuè Spina, Lucio Dlanin, Pannella, Richelmi, Silvio Lavalle
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