Accuse al governo di Giscard per lo sciopero nei quotidiani
Accuse al governo di Giscard per lo sciopero nei quotidiani Il caso del "Parisien Libere,, sgomberato Accuse al governo di Giscard per lo sciopero nei quotidiani (Nostro servizio particolare) Parigi, 6 dicembre. Due giorni di sciopero nei giornali francesi e nell'agenzia di stampa France-Presse come prima protesta contro lo sgombero compiuto dalla polizia domenica mattina della tipografia del Parisien Libere, occupata dal 3 marzo '75 dai lavoratori. L'evacuazione è avvenuta dopo una sentenza della corte d'appello che dichiarava illegale l'occupazione. Nel pomeriggio si è svolta una manifestazione alla quale hanno preso parte alcune migliaia di tipografi, giornalisti e rappresentanze di lavoratori del settore pubblico, delle banche e degli ospedali che avevano risposto all'appello congiunto della Cgt, della Cfdt e oella Fen. In testa al corteo che da Place de la République è sfilato fino all'Opera erano i leader sindacali, Georges Seguy per la Cgt, Edmond Maire per la Cfdt ed André Henry per la Fen. Alla mani¬ festazione non ha aderito invece la terza grande centrale sindacale francese, la moderata Force Ouvrière. In mattinata il ministro del Lavoro Beullac aveva convocato l'editore del Parisien Libére Amaury, la cui decisione di licenziare 52 giornalisti e 233 tipografi in un drastico processo di ristrutturazione aveva causato la reazione dei lavoratori del giornale e l'occupazione della tipografia. Domani il ministro Beullac incontrerà i rappresentanti dell'intersindacale dei tipografi Cgt e successivamente annuncerà il nome della personalità incaricata di fungere da mediatore per ricercare le basi di una soluzione entro il 15 gennaio del '77, Il caso del Parisien Libere ha un'ampiezza e una risonanza ben rilevante per una vertenza di lavoro. A favore dei lavoratori cacciati dalla tipografia si sono schierati i sindacati, il partito comunista, i socialisti e le altre forze della sinistra. Ma le circostanze dello sgombero hanno causato anche un parere negativo nelle file dei gollisti, riuniti ieri in assise straordinaria per la creazione del nuovo «rassemblement pour la République» guidato da Jacques Chir. Stasera il primo ministro Barre ha ritenuto opportuno comparire in tv per spiegare il comportamento del governo e far fronte alle critiche e all'ampiezza della risposta sindacale. Barre ha ricordato che lo sgombero è stato attuato dopo due sentenze giudiziarie e dopo che il governo j aveva invano sperato in un accordo amichevole fra le parti, reso invece impossibile da un'escalation «di atti di violenza contro i beni e le persone». In questa situazione, ha proseguito il premier, «il governo non poteva sottrarsi alla sua responsabilità, il suo dovere è far eseguire le decisioni della giustizia». p. pat.
Persone citate: André Henry, Barre, Edmond Maire, Georges Seguy, Jacques Chir
Luoghi citati: Parigi
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