Il Regio ricorda De Falla ad un secolo dalla nascita

Il Regio ricorda De Falla ad un secolo dalla nascita Due concerti per il compositore spagnolo Il Regio ricorda De Falla ad un secolo dalla nascita // centesimo anniversario della nascita di Manuel de Falla è stato ampiamente celebrato dal Regio e dal Piccolo Regio con due concerti, al quali ha dato lustro la presenza della nipote del compositore. Maria Isabel de Falla. Al Piccolo Regio Piero Bellugl ha diretto con elementi del Circolo Toscanìni un'esecuzione in forma di concerto (replicata poi quattro volte per le scuole) del Retablo de Maese Pedro. l'asciutta ed icastica rappresentazione per marionette e cantanti, tratta da un episodio del Don Chisciotte. Solisti II tenore Gianfranco Dindo, il baritono Alessandro Corbelli, e il soprano Elena Bagliore, nella parte preponderante del Preoòn, o banditore: sferzante e vociferante come la parte richiede, ma alla (ine un po' sommersa dall'orchestra, come del resto era pure successo un poco, nella prima parte del concerto, al clavicembalo suonato dal bravo Sacchetti, nel Concerto con 5 strumenti, altro frutto di quell'estrema stagione del compositore, votata alla secchezza spoglia e quasi ascetica. Francesemente morbida, invece, l'ispirazione di Psyché, per mezzosoprano e cinque strumenti, e splendida di coloriti nazionali quella delle celebri Sette canzoni popolari spagnole: entrambe le composizioni eseguite con applauso dal mezzosoprano Juanita Porras, le Canzoni con l'accompagnamento pianistico leggero e rispettoso di Roberto Cognazzo. Al grande Regio, Invece, concerto slnfonlco-corale (con prova generale offerta sabato mattina a una platea d'Intemperanti scolari), diretto da Christobal Halffter, il maggiore compositore di quella nuova musica spagnola che In Manuel de Falla riconosce il suo progenitore, anche se oggi se ne allontana giustamente in cerca dì una propria originalità. Halffter ha diretto la seconda suite del balletto El sombrero de tres picos, le « impressioni sinfoniche per pianoforte e orchestra » Noches en los jardines de Espana, buon solista Massimiliano Damerini, e infine, col concorso determinante del coro, istruito dal maestro Boni, una selezione (prologo e terza parte) de//'Atlantida, Il grande lavoro postumo lasciato dal compositore, una cantata scenica sul passato preistorico della Spagna, al cui completamento lavora da anni Ernesto Halffter, zio del direttore. Tra i solisti, ancora Alessandro Corbelli, elemento torinese che è ormai più di una promessa, e ancora Juanita Porras per quella pura gemma che è la romanza di Isabella, certamente la più alta e perfetta pagina dell'opera, con quel suo prezioso e brunito colorito arcaico. Applausi cordiali ai solisti e al direttore, che speriamo ritorni anche in veste di compositore. m. m.

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