Tornati dall'estero circa 100 miliardi

Tornati dall'estero circa 100 miliardi Il recupero del "liquido,, Tornati dall'estero circa 100 miliardi Nelle banche di Torino alla scadenza del termine sono affluiti dollari, franchi e marchi Il 3 dicembre è scaduto il termine per il rientro dei capitali secondo quanto provisto dalle leggi 159 e 689. Si possono fare valutazioni e cifre? Gli esperti sono in genere molto cauti. Secondo alcuni, gli effetti dell'operazione (coperta, del resto, dal segreto bancario) non si possono ancora calcolare. E' troppo presto — dicono — per un bilancio: ne sapremo di più fra qualche giorno. Altri, invece, danno indicazioni — sia pure di larga massima — e ritengono superiore ai mille miliardi l'ammontare del denaro tornato nelle banche italiane. Qual è stato il ruolo di Torino per il recupero del «liquido» che era stato dirottato oltre confine? Vale il discorso fatto prima. E', cioè, ancora presto per tirare le somme. Tuttavia, secondo alcuni funzionari d'una grossa banca cittadina a Torino sono rientrati dagli 80 al 100 miliardi, circa 11 90 per cento del denaro riaffluito nell'intero Piemonte in base alle leggi 159 e 689. Una parte del denaro (il 10 per cento circa) è rientrata già in agosto, cioè all'epoca della prima scadenza prevista dalla legge; il grosso (quasi ì'85 per cento) è rientrato il 19 novembre, cioè entro la data fissata da una prima proroga; infine, con la proroga al 3 dicembre, è rientrato un altro 5 per cento di quella cifra finale calcolata — ripetiamo — fra gli 80 e i 100 miliardi. Il denaro riaffluito a Torino è costituito in larga parte da dolla ri; ci sono inoltre franchi svizzeri e marchi tedeschi; esiguo il numero di franchi francesi, corone sve¬ desi e di altre monete europee. E' denaro che è finito nelle casseforti delle banche torinesi che hanno agito nell'ambito di questa grande operazione voluta dal governo, una delle tante misure varate nel tentativo di riequilibrare un deficit disastroso. Rilevante è stato il ruolo di tutti gli istituti, soprattutto quello della Banca commerciale italiana, del Banco di Roma, del Credito Italiano e del Banco Ambrosiano. Insieme con il rientro del denaro, la legge prevedeva pure che entro il 3 dicembre fossero intestati agli effettivi possessori italiani i beni cosiddetti esterointestati, ossia i beni che soltanto formalmente apparivano di proprietà straniera. Pare che in questo caso sia stato regolarizzato 1 '80-90 per cento delle situazioni esistenti. Molte le denunce di immobili all'estero così come prevede la legge 689 che modifica quanto era stabilito con la 159 (vendita, cioè della proprietà). Si è cosi scoperto che molti torinesi sono proprietari di alloggi (piccoli o grandi), casette, monocamere eccetera soprattutto sulla costa francese e a Montecarlo; non mancano, però, abitazioni in Svizzera e, in piccola parte, in Spagna. Spesso, dietro l'acquisto d'un bene rifugio all'estero si nascondono i drammi di risparmiatori che sono stati truffati. Si sono affidati a società che si sono volatilizzate, che non hanno mantenuto fede agli impegni, che hanno consegnato un bene di valore più basso del denaro sborsato, eccetera. re. ro.

Luoghi citati: Montecarlo, Piemonte, Spagna, Svizzera, Torino