Allarme a Caselle per una nube acre che impediva di respirare
Allarme a Caselle per una nube acre che impediva di respirare Mattinata di disagio per la popolazione Allarme a Caselle per una nube acre che impediva di respirare Si temeva una fuga di gas, ma i controlli hanno stabilito che gli impianti sono normali - Sotto esame industrie e un deposito militare Anche Caselle ha avuto la sua nube, non tossica, ma decisamente fastidiosa. Ieri mattina, all'alba, gli abitanti del paese, aprendo le finestre, sono stati investiti da un odore acre che prendeva in gola. L'allarme è stato immediato, anche perché le esalazioni sembravano in un primo tempo di metano. La tragedia di Venaria e ancora nel ricordo di tutti e molti si sono spaventati. E' stata avvertita l'Italgas che ha inviato immediatamente alcune squadre di tecnici. Contemporaneamente sono giunti i vigili del fuoco, 1 carabinieri, esperti del laboratorio provinciale di igiene. Una prima ispezione ha potuto escludere che si trattasse di fughe di metano e l'allarme è rientrato. Le esalazioni sono comunque durate per tutta la mattinata av¬ vnCcasLvRh vertite chiaramente dalle centinaia di persone che affollavano Caselle per la fiera mensile. Anche all'aeroporto il personale ha avvertito il fenomeno. Alcune persone sono state colte da nausea. La nube è stata segnalata anche verso Borgaro e nella zona di Robassomero. I tecnici del laboratorio d'igiene hanno compiuto numerosi prelievi, sia per accertare la natura delle esalazioni, sia per scoprirne l'origine. Il sindaco di Caselle, Succo, e l'ufficiale sanitario dott. Sarda hanno seguito per tutta la mattinata l'andamento della ricerca. Verso mezzogiorno la situazione si poteva considerare normale. Secondo le prime indagini la nube potrebbe aver avuto origine allo stabilimento della Liquichimica di Robassomero: i miasmi sarebbero stati portati dal vento I I lungo la Stura fino a Caselle. La affermazione è contestata dal direttore dello stabilimento, il dott. Nicola D'Amuri, e dal rappresentante del consiglio di fabbrica. « Anche noi, nella prima mattina, abbiamo avvertito l'odore — hanno detto — ma abbiamo accertato che nello stabilimento non vi è nulla di anormale. Inoltre il vento soffia da Caselle verso di noi e non viceversa ». Stamane vi sarà un controllo alla Liquichimica da parte dei funzionari del laboratorio provinciale d'Igiene. L'indagine è estesa dai carabinieri ad una fabbrica di gomma di Ciriè, alla raffineria di Volpiano, alla Snia di Venaria e a un deposito militare di carburante che si trova nei pressi di San Maurizio Canavese. Sarà comunque molto difficile accertare di dove si è sprigionata la nube. Non è escluso che la nube si sia sprigionata dalla Liquichimica di Robassomero
Persone citate: Nicola D'amuri, Succo
Luoghi citati: Borgaro, Ciriè, Robassomero, San Maurizio Canavese, Venaria, Volpiano
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